"Your antennas are pointed in the right direction", il post giusto al momento giusto
Molti di noi stanno aspettando l’arrivo in Italia di iPhone4, perchè… beh, perchè “non sono mai stato un matematico ma credo che 4 sia più di 3…”
Il lancio del nuovo device di casa Apple è stato seguito da un’ondata di word of mouth come ogni anno, ma questa volta non del tutto positiva, a meno che non siate tra quelli che pensano “bene o male, basta che se parli”. Sembrerebbe infatti che impugnando il telefono in un certo modo, questo smetta di ricevere il segnale. Non il massimo per un telefono che costa parecchio e che promette di essere “il miglior telefono mai creato”.
Dal momento della segnalazione si è scatenata una vera e propria “battaglia all’ultima tacca”, tra chi sostiene che a Cupertino questa volta l’abbiano fatta grossa e l’azienda che ha tranquillizzato i suoi clienti ammettendo di aver commesso un errore, ma non nella progettazione del telefono ma nella visualizzazione delle “tacche” che indicano la qualità del segnale.
In tutta questa vicenda c’è anche chi ha trovato modo di generare attenzione verso il suo blog e farsi conoscere da tutto il mondo, AntennaSys Inc, un’azienda che si occupa di design, integration e consulenza nel campo delle…antenne. In un post di approfondimento, AntennaSys spiega che l’antenna di iPhone non è grandiosa ma funziona abbastanza bene e sicuramente non si possono imputare al device colpe specifiche, piochè i problemi riscontrati da alcuni utenti sembrerebbero essere “generici”.
Se la questione vi interessa potete approfondire leggendo un post dedicato su Melablog, oppure direttamente consultando la fonte.
Se le affermazioni di AntennaSys siano vere o meno è tutto da verificare, ma dal mio punto di vista la cosa rilevante è osservare come un’azienda non proprio mainstream decida di intervenire in un dibattito di grande attualità, offrendo il proprio punto di vista e utilizzando la propria credibilità per far parlare di sé.
L’azienda di Spencer Webb, con questa azione si è aggiudicata un alto livello di mention sul social web e gode, ad oggi, di una visibilità forse inattesa.
Questa è una piccola dimostrazione di come può essere capitalizzata la conoscenza che risiede all’interno di un’azienda per generare attenzione e stabilire una leadership di pensiero su un tema specifico.
Riflettiamo, Riflettiamo e agiamo… 😉
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