Il check-in non basta più

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I tempi stanno cambiando per la geolocalizzazione: come ha detto qualche settimana fa Augie Ray quando lo abbiamo intervistato, queste tecnologie sono ancora nella loro fase infantile. Dobbiamo aspettarci un’evoluzione veloce.

Quasi ogni giorno i principali servizi di social networking basati su geolocalizzazione propongono nuovi modi di utilizzo e nuovi spunti, dando vita a nuovi comportamenti o rispondendo a esigenze emergenti di chi utilizza questi canali.

Ieri il social network basato su geolocalizzazione SCVNGR ha annunciato un nuovo dashboard per collegare in modo più fluido i Facebook Places delle marche alle esperienze che gli utenti possono fare nei punti vendita o nei luoghi rilevanti per il brand.

Poco fa Foursquare, che abbiamo visto più volte evolversi verso un approccio “esperienziale” ha annunciato che per ottenere alcuni “badge”, una delle forme di reward digitale che offre, non è più sufficiente effettuare dei check-in, ma è necessario completare dei task.

Bello il primo caso: attraverso una partnership con RunKeeper, Foursquare ha introdotto un nuovo badge che viene rilasciato a chi completa correndo la distanza di una maratona, tracciando l’impresa con l’applicazione.

Un bell’esempio del cambiamento. Pensate quante possibilità si aprono per le marche, ora che anche Foursquare offre queste possibilità di estensione “oltre i check-in”. Già altre applicazioni consentono di tracciare e premiare “task” diversi dai check-in, ma quello di oggi è un chiaro indicatore dell’estensione di questa tendenza alla maggior parte degli utenti di servizi social basati su geolocalizzazione.

Cosa ne pensate? Si tratta di un’opportunità per le marche già oggi o credete sia ancora troppo embrionale? I commenti sono a vostra disposizione (lo saranno anche dopo la vostra corsa di 42 km per conquistare il badge).

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(Tweet image from Foursquare blog)