Mercoledì social #24

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valentina.distefano

Anche questa settimana ecco il nostro approfondimento sul mondo dei social media

Le carte fedeltà sempre più sostituite da Facebook
Il grande successo di Facebook e le possibilità che offre lo hanno reso uno strumento ormai indispensabile nell’ambito del marketing. C’è anche chi è pronto a scommettere che a lungo termine sostituirà lo strumento delle carte fedeltà. Facebook si configura come una buona soluzione perché permette ai consumatori di interagire in prima persona con le marche, e di dichiarare pubblicamente e spontaneamente quali prodotti, servizi o iniziative risultano davvero interessanti. Inoltre, a differenza di una carta fedeltà che rimane chiusa nel portafoglio, le preferenze su Facebook influenzano anche il network di utenti che gravita intorno a ogni cliente. In questo senso un esperimento interessante è stato quello di Levi’s, che nel suo store online ha affiancato ai prodotti il like button.
Ma raccogliere le preferenze, in fondo, non è molto: il vero investimento per le aziende è agire in conseguenza rispetto alle informazioni di cui entrano in possesso, calibrando così la propria offerta sulle preferenze espresse dai clienti.

Starbucks punta sull’esperienza nel punto vendita
Dopo diversi anni di attesa anche qui in Italia l’apertura di Starbucks sembra essere molto probabile, e pare che la città scelta per la prima apertura sarà Milano. Nel frattempo il gruppo di Howard Schultz sta puntando sempre di più sull’esperienza nel punto vendita, e ha infatti deciso di investire ulteriormente nella sua attuale offerta del Wi-Fi gratuito nel punto vendita: grazie a un accordo con il fornitore di contenuti SnagFilms, i clienti di Starbucks potranno vedere in esclusiva una serie di documentari che rappresenteranno un valore aggiunto rispetto all’esperienza dei singoli prodotti. Starbucks sta – a tutti gli effetti – creando un canale (di relazione e di contenuto) in cui costruire engagement con i propri clienti. Chissà se vedremo questo esperimento anche in Italia e chissà se nel nostro paese si potranno realizzare altri progetti analoghi, magari abbinati alla proposta di Wi-Fi gratuito.

Google punta all’informazione su misura
Dopo Google Buzz e Google Wave, i due progetti dagli esiti non troppo positivi che hanno rappresentato un tentativo di competere direttamente con Facebook, Google ha deciso di rivedere il suo approccio al social. Sembra infatti che l’azienda voglia focalizzarsi sul suo core business, ovvero la ricerca di contenuti, ma allo stesso tempo questa funzione potrebbe essere arricchita da una componente sociale: risultati tagliati su misura per ogni utente, ottenuti grazie alle informazioni sulle preferenze espresse nel web dalla propria rete di contatti.
Per approfondire questo concetto vi consiglio di leggere questo post di Ottavio Nava.

Le aziende possono imparare dalle rockstar?
Questa settimana vi segnaliamo questo post di Mack Collier che mette in luce come i brand possano prendere ispirazione dal mondo della musica, e in particolare dalle grandi rockstar, che per conquistare davvero i propri fan non esitano ad abbracciare il loro modo di essere, qualunque esso sia. Entrare in connessione profonda con i propri clienti, anche quando questo vuol dire sporcarsi le mani, può rappresentare una mossa vincente per una marca perché significa sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda dei consumatori, riuscendone a captare così i bisogni e le preferenze, e trasformandoli in veri e propri fan (ovvero la categoria di clienti più importante nel social web).

Vi lasciamo con la segnalazione di un evento che si svolgerà questo week end, e al quale potrebbe interessarvi partecipare. Si tratta della Blogfest2010 che si terrà a Riva del Garda e alla quale We Are Social sarà presente. Per chi volesse fare un salto ecco il programma completo, ma per chi è troppo lontano c’è sempre la possibilità di seguire l’evento via social media (tutti i contatti sono sulla pagina ufficiale).
Infine, avete già considerato l’ipotesi di iscrivervi al nostro feed rss?