Scoprire il proprio network ideale attraverso i social media

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Il valore principale dei social network con cui interagiamo è nelle persone con cui ci relazioniamo: l’infrastruttura tecnologica è molto importante, può essere tecnicamente all’avanguardia ma, ovviamente, senza il nostro “social graph” (la rete di persone con cui siamo connessi), è solo un bellissimo esercizio tecnico.

Come nella “real life”, conoscere nuove persone può creare occasioni di scambio e di conversazione inaspettate e molto significative. Il valore delle “conoscenze” sui social media è importante anche perché si acquisisce con una moneta di scambio estremamente limitata: la nostra attenzione. L’ormai leggendario antropologo Dunbar sostiene che ognuno di noi riesce a relazionarsi con un numero limitato di persone (tra le 100 e le 230), a scapito della qualità dell’interazione, salendo di numero.

Esistono almeno tre modalità in cui è possibile dare una mano al caso e scoprire nuove persone interessanti sul social web:

Tutte queste modalità sono rilevanti e nascono ogni giorno nuovi modi per agevolarle. La prima, quella attiva, viene resa possibile soprattutto attraverso la ricerca (pensate a quante persone riuscite a incontrare virtualmente tramite una ricerca su blogsearch di Google per l’argomento che più vi interessa). Le raccomandazioni degli amici e quelle proposte dai canali social sono più rilevanti quanto più è rilevante il canale che le attiva. Facebook mostra da diversi mesi i suggerimenti di amici e pagine più interessanti basandosi sulle interazioni e sugli interessi dell’utente, ma recentemente anche Twitter e LinkedIn hanno introdotto dinamiche per aiutare l’utente a scoprire nuovi contenuti e nuove connessioni. Pensate alla nuova sezione “Find people” di Twitter o alla funzionalità “Signal” di LinkedIn.

La “scoperta” sta diventando un valore sempre più importante per chiunque utilizzi i social media. Scoperta di contenuti, di conversazioni e di persone. Le marche possono assumere valore e rilevanza andando molto oltre rispetto la logica del “farsi conoscere”: possono “fare conoscere”, divenire veri e propri catalizzatori di relazioni tra persone. Unendole, attraverso soluzioni dedicate, che possono essere tecnologiche, ma anche editoriali, dirette e “umane”. Non serve attivare un progetto pluriennale per connettere la community di persone legate a una marca, ma si può partire integrando questo elemento nelle azioni di marketing e comunicazione. Anche nella prossima campagna.

Cosa pensate del valore della “scoperta”? Quali servizi utilizzate di più per scoprire nuovi utenti, contenuti e conversazioni?

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Signal di LinkedIn è attualmente in fase di beta testing, ma potete richiedere il vostro accesso.