Social Media Marketing nel 2011? Alcuni spunti e auguri da tutta We Are Social.

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2011 very social

Il 2010 è stato un anno carico di emozioni, di sorprese, di lavoro, di sfide, di conferme. Abbiamo lanciato We Are Social in Italia convinti che il mercato italiano avesse bisogno di “socializzarsi” e abbiamo ricevuto un feedback superiore alle aspettative, grazie anche ad alcune delle aziende più innovative al mondo che hanno creduto in noi.
Abbiamo incontrato decine e decine di aziende desiderose di capire come poter inizare a fare marketing e comunicazione attraverso i social media o come farlo meglio.
Il 2010 credo possa essere definito l’anno della consapevolezza.
Nei primi mesi dell’anno la domanda più ricorrente durante una riunione era “perchè farlo?” oggi è decisamente “come farlo?”.

E il 2011? Ecco alcuni spunti e qualche consiglio che speriamo di sviluppare insieme.

Integrazione
Sarà sempre più importante capire come integrare le attività social con l’ecosistema aziendale. I reparti marketing e PR hanno già iniziato a farlo, dedicando risorse e tempo a questo processo. Aspettatevi che anche altri reparti funzionali, (ITC su tutti) inizino ad interessarsi al social web, perchè non anticiparli al prossimo company meeting inserendo questo argomento in agenda?

Staffing
L’integrazione e la maggiore consapevolezza dell’importanza delle attività social porterà alla creazione di team interni (di una o due persone inizialmente) dedicati esclusivamente a questo ambito. Questo fenomento agevolerà il rapporto con le agenzie e con i partner in generale, velocizzando le attività e rendendole più efficaci.
Concetratevi su persone con capacità di program management e di interpretazione delle metriche, persone con una forte passione per il social web ma evitando “ninja e guru”, non vi servono, come suggerito anche da Jeremiah Owyang.

Rilevanza, Differenziazione
La saturazione porterà nuove sfide. Come interessare una community? Come stimolare la partecipazione e attivare la conversazione e il passaparola? La rilevanza e la differenziazione saranno due leve importanti. Avere una strategia semplice e chiara e implementarla giorno per giorno in modo creativo sarà il punto di partenza, cercate e richiedete la VOSTRA , diffidate delle soluzioni standard, non state comprando un pacchetto pay tv, c’è il futuro del vostro brand in gioco.

Contenuto e distribuzione
Sarà sempre più importante lavorare sul contenuto per suscitare l’interesse delle persone online. La ricerca, la cura e la produzione di contenuti e la loro distribuzione sul social web sarà una delle attività più interessanti del prossimo anno. Aspettatevi che molte aziende decidano di diventare “media company” rendendo gli asset di comunicazione uno strumento di intrattenimento e di educazione per clienti e potenziali tali. Non pensate di poter mettere qualsiasi cosa online sperando che le persone siano interessate. Concentratevi sulle aspetttive e le caratteristiche delle community e dei social network alle quali desiderate proporre i vostri contenuti.

Multidimensionalità
La veloce diffusione dei LBS (Location Based Services) è un chiaro segnale del fatto che le persone vogliano condividere informazioni con il proprio social graph anche senza necessariamente produrre un contenuto o uno stus update ma semplicemente segnalando un’azione. Questo concetto può essere esteso alle sperienze (sto guardando Walking Dead, sto giocando ad Angry Birds, sto acquistando il nuovo album di Kanye West). Concentrarsi su queste opportunità e studiare delle formule di reward che possano aumentare il goodwill verso il brand ma anche generare word of mouth positivo sarà un’attività di cui sentiremo parlare.

Metriche
Nel corso del prossimo anno vedremo un grande passo avanti nella raccolta, nella misurazione e nell’interpretazione delle metriche per valutare il successo delle attività sul social web. È giusto avere metriche differenziate ed adatte ad ogni interlocutore aziendale. A questo propostito Jeremiah Owyang ha introdotto la ROI Pyramid un fremwork che permette di ragionare sulle metriche adatte per i diversi stakeholder delle attività social.

Social Advertising
Anche i paid media possono essere sfruttati in chiave “conversazionale” e questo succederà nel 2011 avremo sempre più occasioni e forme di promozione del contenuto e della conversazione attraverso paid media utilizzati non per “trasmettere un messaggio” ma per attivare una conversazione.

È tutto, ora possiamo tornare a festeggiare. Quali sono le vostre previsioni? Le vostre aziende in che direzione si stanno muovendo? Sia curiosi di conoscere il vostro punto di vista.

Se volete avere una panoramica più completa su ciò che potrebbe accadere nel 2011 a livello internazionale ecco alcuni post interessanti, alcuni dei quali hanno ispirato la mia analisi sull’italia:

Social Business Predictions 2011 di Peter Kim (Dachis Group)

8 Social Media Trends for 2011 di Stefano Maggi (We Are Social)

Social Business Forecast: The Year Of Integration di Jeremiah Owyang (Altimeter Group)

Here’s To Integration (and more) in 2011. Cheers. di David Armano (Edelman Digital)