Ti fidi di me? (Da "Like" a "Trust")

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Da like a trustL’ormai onnipresente pulsante “Like” di Facebook ha abituato le marche a chiedere “Ti piaccio?”. Oggi, come spesso avviene per i rapporti interpersonali, è tempo di andare oltre, non basta più sapere quanti apprezzano in qualche modo un contenuto, è il momento di domandare “Ti fidi di me?”.

Fiducia: nel 2011 sarà questa una delle parole chiave per le marche italiane. Certo, continueranno ad essere importanti molte metriche “pratiche”, come la “share of voice”, il numero di “advocate” o il “satisfaction rate”, ma per fare in modo che questi indicatori si trasformino effettivamente in coinvolgimento, acquisto e fedeltà è importante che i brand si interroghino su come possano rendersi dei punti di riferimento affidabili.

Sui social media, l’importanza crescente attribuita alla fiducia è un fattore fisiologico: aumenta la popolazione sul social web (oggi il 61% degli italiani dichiara di parteciparvi), aumenta il tempo trascorso sui canali social (ad esempio sui social network mediamente ogni italiano passa circa 6 ore e mezza ogni mese) e aumenta il numero medio di “amici” sui social media: (in media sono 159).

Per tutti, insomma, diventa più difficile gestire le sempre più veloci conversazioni, i sempre più numerosi contenuti e i contatti, che si avvicinano ogni giorno di più al numero di Dunbar, il limite teorico massimo di persone con cui è possibile mantenere contatti sociali.

Le marche hanno due strumenti molto validi per guadagnare fiducia e mantenere una relazione con le persone di riferimento: la rilevanza e la differenziazione. Possiamo aspettarci di incontrare spesso questi parametri, come base per il social media marketing nel 2011.

Rilevanza e differenziazione porteranno a lavorare molto sulle nicchie di interessi. Come sostiene Charlene Li, infatti, “Le persone scopriranno che gli amici più vicini non sono esattamente la migliore fonte di conoscenza. Assisteremo alla crescita di reti basate su interessi, dove la tua reputazione come più esperto acquirente di racchette da badminton e molto più importante – e molto più redditizia da un punto di vista di advertising. Nella “long tail” dell’esperienza, la dimensione è molto importante: seguite attentamente la crescita di questi network all’interno di social graph più grandi, come, ad esempio, quello di Facebook”.

Non si tratta di nuovi parametri, ma di elementi di marketing da sempre importanti. Oggi, però, diventano sempre più importanti per qualsiasi marca che voglia stimolare il coinvolgimento.

Non più solo “Ti piaccio?”, ma “Ti fidi di me?” sarà la domanda che le marche sempre più spesso dovranno rivolgere al proprio target. La risposta definirà il successo: nelle conversazioni, nelle azioni di marketing e nelle vendite.

Cosa pensate della crescente importanza della fiducia come parametro discriminante sul social web? I commenti sono a vostra disposizione. Se vi è piaciuto questo post, considerate la possibilità di iscrivervi al blog We Are Social.