Mercoledì Social #62
Ed eccoci qui, come ogni mercoledì, a riportarvi alcune delle notizie più interessanti provenienti dal social web: come testimonia il post pubblicato ieri da Sara, gli ultimi giorni sono stati caratterizzati dal dibattito attorno al rallentamento nella crescita della base di utenti di Facebook, ma c’è molto altro, quindi non perdiamo altro tempo.
Twitter “Follow Recommendations”
Come riporta TechCrunch, qualche giorno fa Grace Chu Lee – del Team di Business Development di Twitter – ha prima twittato e poi cancellato un messaggio in cui parlava di una nuova feature di Twitter – “Follow Recommendations” appunto – che permette agli utenti di creare una lista che fungerà da “guida” per tutti i nuovi iscritti alla piattaforma che creeranno il loro account accedendo dal vostro profilo.
Come spiegato in queste poche slide, questa nuova funzionalità potrebbe fornire alcuni vantaggi per quei brand che utilizzano Twitter per relazionarsi con le persone: sarà infatti possibile suggerire ai nuovi utenti di seguire account correlati a quello della propria azienda, oppure che trattano temi affini – in modo da fornire un valore concreto e porsi come vera e propria guida per i nuovi arrivati.
Ora non resta che vedere se dopo le ultime novità legate a video, ricerca, Follow button e integrazioni – come quella con i check-in di Foursquare ad esempio – verranno rilasciate a breve altre nuove funzionalità.
Facebook Places cerca una spinta. Dai suoi utenti
Proprio così, perché se fino ad oggi i limiti del servizio di geolocalizzazione lanciato da Zuckerberg 10 mesi fa appare in una fase poco più che embrionale – e poco coinvolgente – pare che ora l’aiuto a migliorare verrà proprio dagli utenti. Già, perché sono state introdotte due nuove funzionalità:
Recommend this place – che permette non soltanto agli utenti di lasciare un giudizio legato alla pagina di un luogo che ha settato correttamente il suo recapito (un po’ come i Tips di Foursquare), ma anche – e soprattutto – di consigliare quel luogo ai propri amici, condividendo la recommendation sulla propria bacheca; il luogo consigliato verrà inoltre mostrato agli utenti che vivono vicino all’indirizzo segnalato.
Community Edits – assicurarsi che gli indirizzi legati ai locali già esistenti siano tutti corretti è oggettivamente un lavoro enorme, quindi perché non sfruttare i quasi 700 milioni di utenti di Facebook per farlo? Insomma una sorta di User Geneated Editing per tutti coloro che vorranno contribuire a rendere più precise – e quindi utili – le informazioni fornite attraverso le pagine dei luoghi.
Sono entrambe ottime nuove feature: quella legata alle raccomandazioni è sicuramente un grande passo avanti tanto per i grandi brand, che potranno pensare ad operazioni maggiormente incentrate sul coinvolgimento instore delle persone, quanto per quei piccoli esercizi commerciali – magari bar o ristoranti – che grazie alla loro base di utenti affezionata, potranno ottenere nuovi clienti, spinti proprio dai loro “ambassador”; la seconda è un ottimo modo per ottenere informazioni sempre più corrette, facendo leva sulla volontà degli utenti di far conoscere – con precisione – i loro luoghi preferiti. Qualcosa di simile ai SuperUser di Foursquare.
1 miliardo su Facebook: ci siamo quasi?
Ok, la crescita di Facebook sembra aver subito un rallentamento – fisiologico e dovuto alla saturazione di alcune fasce d’età della popolazione americana (è solo il 4% degli under 50 a non aver registrato un account) – ma, visti i 700 milioni di utenti ormai quasi raggiunti, quand’è che Zuckerberg potrà dare al benvenuto al miliardesimo utente?
Considerando il tasso di crescita degli ultimi mesi, e tenendo conto che, se è vero che USA, Canada e, probabilmente a breve anche Europa, rallenteranno, è anche vero che Asia, Medio Oriente e Africa stanno comunque continuando a crescere. Se poi pensiamo che Zuckerberg sta parlando con Baidu per intavolare una partnership, beh, è probabile che a Giugno 2012 avremo sfondato quel muro. Non ci resta che segnare la data sul calendario e risentirci tra un anno.
Advertising via Twitter, ma quanto mi costi?
È la domanda che – da quando sono stati lanciati i Promoted Products (Trends, Accounts, Tweets) – in molti si sono posti. Adam Bain – Twitter Director of Revenue – ha risposto ad alcune domande legate a questo tema e ora sappiamo che un Promoted Trend costa $120.000 al giorno, una cifra enorme soprattutto se pensiamo alle piccole e medie imprese che vogliono sfruttare le potenzialità di Twitter e ai $30.000 necessari qualche mese fa.
Questa notizia è in completa controtendenza con la notizia di qualche giorno fa che riguarda il lancio di una piattaforma simile a quella di Facebook per le Facebook Ads e che permetterà di gestire autonomamente le proprie campagne su Twitter – e pare, quindi, fatta proprio pensando a chi cerca maggior immediatezza nella gestione di servizi come questo.
Quello che non è ancora chiaro è se sarà ancora imposto un tetto di spesa minima (ora è di $15.000 per tre mesi, quindi $5.000 al mese) che invogli le aziende ad utilizzarlo. Sarà interessante capire cosa succederà al lancio di questa piattaforma self-service e quale sarà l’atteggiamento dei brand se la base di utenti continuerà a crescere (dati diffusi da Twitter stimano 10 milioni di nuovi account al mese): ad oggi l’impressione è che ci sia ancora resistenza nell’investire in Twitter anche per la base di utenti non considerata ancora “di massa” – come in Italia – nonostante diversi studi affermino la maggior propensione all’acquisto di utenti entrati in contatto con i brand su Twitter piuttosto che su Facebook.
Per questo mercoledì è tutto, quindi non posso fare altro che invitarvi a dirci la vostra usando lo spazio qui sotto – quello dedicato ai commenti – e di abbonarvi al nostro feed RSS se volete rimanere sempre aggiornati su tutti i temi legati al social web. Ah, e tenete d’occhio il nostro blog, il nostro account Twitter e il vostro feed reader anche nel weekend… 🙂