Mercoledì Social #69

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Luca Della Dora

Siete già in vacanza? State preparando le valigie per andarci o magari siete appena tornati? Beh, poco importa, perché le novità dal social web non si fermano neppure ad Agosto, quindi, che siate in spiaggia, in montagna, o ancora in città, eccoci qui con il primo Mercoledì Social di questo mese: ovunque siate vogliamo tenervi aggiornati sulle notizie più interessanti che abbiamo raccolto per voi dalla rete.

 

Sul social web dal posto di lavoro: sono sempre meno a proibirlo
È quello che un’ indagine diffusa qualche settimana fa da Robert Half Technology suggerisce, sottolineando la sempre maggior importanza che – anche nelle aziende – ricoprono ormai i social media anche per fini prettamente lavorativi: è ormai evidente che una ricerca limitata ai search engine offra – nella maggior parte dei casi – risultati incompleti o comunque non approfonditi. Ed è proprio la crescente consapevolezza della possibilità di ricavare informazioni dal social web che sta spingendo molte aziende a permettere ai propri dipendenti di usarli.

Pensate che nel 2009 più della metà delle aziende inibivano totalmente l’utilizzo dei social media ai propri lavoratori, mentre oggi sono il 34% degli intervistati a proibirne l’accesso; ancor più evidente è il caso in cui alle persone sia consentito l’utilizzo a fini lavorativi: due anni fa era soltanto il 19%, oggi ben il 51%.

Potete leggere lo studio in maniera approfondita qui, in modo da capire come sta cambiando la percezione da parte delle aziende nei confronti del social web.

 

Youtube continua a crescere (in tutti i sensi)
È davvero incredibile il dato fornito da un recente report di Pew Internet: il 71% degli americani online fruisce di servizi di video-sharing – come Youtube o Vimeo. La crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è del 5%, e il dato “giornaliero” sottolinea come siano il 28% delle persone che si connettono a visitare Youtube (o Vimeo, o servizi analoghi), contro il 23% di Maggio 2010: è inutile sottolineare come questo trend sia in continua crescita (basti pensare che nel 2006 questo dato era inferiore al 10%).

E come se non bastasse la crescita in termini di fruizione da parte degli utenti, ecco che qualcuno ha voluto sfruttare la rimozione del limite di durata dei video caricabili su Youtube, uploadando un filmato che difficilmente qualcuno vedrà per intero e tutto d’un fiato: volete provarci voi? Bene, fornitevi di provviste, sedetevi comodi e preparatevi a non alzarvi dalla poltrona per 23 giorni e 19 ore, la durata di questo video – il più lungo mai caricato su Youtube (e vorrei anche vedere…)


 

Foursquare e i brand: a love story
Tutto è cominciato nel 2010, quando Intel è stato il primo brand ad avere la propria pagina personalizzata su Foursquare.com: da quel giorno sono cambiate tante cose, Crowley ha – annuncio dopo annuncio – indicato la direzione che il più famoso LBS (Location Based Service) avrebbe seguito nei mesi a venire, la user base è cresciuta fino a superare i 10 milioni di utenti, e via così.

Ma oggi è un giorno importante, forse – in termini di business – quello che potrebbe sancire la vera svolta per Foursquare e per tutti quei brand che lo vorrebbero usare ma sono – fino ad oggi – stati frenati dal processo di approvazione decisamente macchinoso. Ecco, dimenticate spreadsheet, moduli da inviare e tempi di attesa biblici: da oggi le Brand Page su Foursquare saranno self-service. Per iniziare potete partire da qui.

Insomma, proprio quello di cui avevano bisogno soprattutto quei piccoli business che avevano intuito le potenzialità del mezzo ma che vi avevano – fino ad oggi – rinunciato, proprio per le difficoltà nel percorso di approvazione, che scoraggiava l’adozione di quella che – tra le più di 10.000 location based apps, sta riscuotendo il maggior successo.

 

Le persone trascorrono sempre più tempo su Facebook, ma come?
Che le persone trascorrano molto più tempo su Facebook che in altri luoghi online è cosa risaputa (d’altra parte, ad esempio, su Google ci si sta il tempo di effettuare una ricerca), ma che quel tempo sia pari al 16% di tutto quello trascorso online è un dato decisamente significativo, soprattutto perché sottolinea – ancora una volta – l’importanza per i brand di essere presenti negli spazi frequentati dai propri consumatori (o potenziali tali). D’altra parte uno dei principali principi di marketing suggerisce alle marche di “andare a pescare dove ci sono i pesci”, o – per dirla in modo più concreto “di stare dove stanno le persone, respirare la loro aria, parlare col loro linguaggio”.

Ma come trascorrono questo tempo gli utenti di Facebook? ComScore ci dice anche questo, facendo riferimento agli utenti americani: vi riconoscete in questo studio o avete abitudini diverse?

 

 

E anche per questa settimana è tutto: non mi resta che augurare buone vacanze a chi le sta già trascorrendo o è in procinto di partire, e buon rientro a chi si appresta a tornare in ufficio. E non dimenticate, anche se siete occupati a rilassarvi sotto l’ombrellone, che lo spazio per i commenti – quello qui sotto – è a vostra completa disposizione per dirci la vostra. Se poi volete essere sicuri di non perdervi nessuna delle novità provenienti dal social web, abbonatevi al nostro feed RSS e seguiteci su Twitter.