Mercoledì Social #73

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sara.demattia

Ben ritrovati per il nostro consueto appuntamento settimanale con le principali novità in arrivo dal social web.
Avete già ripreso a pieno ritmo con il tran tran quotidiano e le ferie sono già un ricordo lontano? Per noi sì, quindi veniamo subito al dunque.
Questa settimana parliamo di: Tumblr, Google+, Daily Deals, Ticketmaster, Facebook e le ultime novità.

Tumblr: aggiornamenti e novità per una piattaforma sempre più di successo

La piattaforma di microblogging registra una crescita sempre più consistente. Secondo i dati riportati da comScore , Tumblr, nel solo mese di luglio di quest’anno, ha registrato ben 13.4 milioni di visitatori unici a fronte dei 4.2 registrati nello stesso periodo lo scorso anno, con una crescita strabiliante pari al 218%. Questo incremento sempre più ripido viene attribuito al cosiddetto “effetto network” che vede l’instaurarsi di un circolo virtuoso al crescere degli utenti che utilizzano un determinato network, tale per cui più sono gli utilizzatori più la piattaforma viene sviluppata, ottimizzata e resa attrattiva con conseguente spinta alla crescita degli stessi utenti. Sappiamo che il target di maggiore riferimento è ancora nella fascia demografica under 25 ma, da affezionati utilizzatori e fruitori quali siamo, crediamo che questi dati siano indice del fatto che la sua fama e il suo utilizzo si stiano diffondendo sempre di più anche al di fuori del target trainante degli early adopter.

A testimonianza del continuo sforzo di ottimizzazione che traina il successo di Tumblr vi segnaliamo che è online l’aggiornamento 2.0 dell’applicazione per Android e io, Android user, l’ho appena scaricata e la prima impressione è davvero positiva. Le novità sono tante sia in termini di interfaccia sia di funzionalità. Inoltre, alle 6 lingue già disponibili per la piattaforma, si è aggiunta da ieri, lo spagnolo.

Groupon perde terreno, Facebook stoppa i Deals, LivingSocial resiste. Quale sarà il futuro dei daily deal?

Registrate un pizzico di velato fastidio tra i vostri conoscenti dovuto all’affollamento delle caselle mail con le imperdibili offerte del giorno? Siete invece tra coloro che ne fanno grande uso e trovano irresistibile la fish pedicure a meno 79% ?
Gli ultimi dati, sembrano evidenziare da un lato una sensibile perdita di visite da parte di Groupon, pari al 50% nel mese di luglio, come riporta la tabella qui sotto, mentre dall’altra la nascita di numerosi competitor che hanno fatto della vincente idea di business motivo di esistere e che forse rappresentano la causa principale dell’apparente impantanamento del leader di mercato. Lo stesso Facebook, dopo circa 4 mesi di test, ha deciso di eliminare i Deals nati con lo scopo di sfruttare la gigantesca mole di utenti per veicolare anche offerte commerciali con spot temporale limitato.
In controtendenza, il principale competitor di Groupon, LivingSocial attesta invece una crescita negli ultimi mesi.

Voi cosa ne pensate? Ritenete in declino l’era dei daily deal? Credete sia tempo di rivoluzionare un po’ la dinamica come già sta facendo Groupon attraverso, ad esempio, l‘introduzione della formula Groupon Now basata sull’efficace dinamica di geolocalizzazione? Le principali obiezioni sollevate dagli utenti sono le seguenti: sovrannumero e sovraccarico giornaliero di proposte e mail inviate, offerte proposte poco appetibili, rischio di essere trattati dai “promotori” e negozianti come clienti “di serie B”. Qual è stata la vostra esperienza? Quale credete possa essere lo sviluppo di questo tipo di business e quali le implicazioni per i brand coinvolti?

Ticketmaster ti permette di prenotare un posto vicino ai tuoi amici e per i tuoi amici

Vogliamo segnalarvi la possibilità offerta da Ticketmaster, portale di prenotazione online per concerti, spettacoli, eventi sportivi e non (attivo soprattutto negli USA e in buona parte dell’Europa ma purtroppo non in Italia) che permette di prenotare il proprio posto accanto (o viceversa quanto più lontano possibile) ai propri amici “social” anche grazie a un’efficace visualizzazione grafica e a degli appositi filtri. Ci consente anche di prenotare i posti per i nostri contatti e una serie di funzionalità ti tagging e sharing che potete scoprire nel video che riportiamo qui di seguito.

 

Google+: pseudonimi? no grazie.

L’intento di Google è chiaro. Anche se rimane la possibilità di ricercare e farsi ricercare anche per pseudonimo o nickname che dir si voglia, non era, non è e non sarà possibile registrarsi a Google + con un’identità diversa da quella della vita reale, pena la cancellazione del proprio profilo ed una perdita, quantomeno temporanea di ulteriori funzionalità, anche di posta, legati a quell’account “fake”.
A confermarlo e ribadirlo è anche lo stesso Eric Schmidt, executive chairman di Google, che intervistato nell’ambito dell’ Edinburgh International TV Festival ha dichiarato che l’identità personale è uno degli elementi chiave di tutto il sistema ed è perciò sconsigliato l’uso stesso della piattaforma a coloro che per motivi personali, di sicurezza o di privacy non intendano o non possano fare uso della propria reale identità per interagire.
Quello che viene riportato da tanti sul web e che lo stesso Schmidt lascia sottointendere, è che la particolare attenzione per questo aspetto, risieda nell’intenzione di coinvolgimento di terze parti (in primis i brand) e di utilizzo “commerciale” delle info personali degli utenti che assumerebbero un maggior volore sia economico che meramente qualitativo in termini di bontà e autenticità dell’informazione a disposizione di Google e quindi estremamente appetibili per i partner coinvolti, più di quanto non accada ad esempio con Facebook.

Questa politica dura sull’identità degli utenti sembra già aver fruttato qualche punto (4) percentuale in meno in termini di utenti iscritti. Pensate che nel lungo termine questa rigidità verrà smussata o che una parte del successo di Google+ risieda anche nella possibilità o viceversa nell’impossibilità di usare identità esclusivamente virtuali nella navigazione e nell’interazione?

Ultime da Facebook

In ultimo, non può mancare un doveroso aggiornamento su Facebook. Sono tante le novità degli ultimi tempi, soprattutto in tema privacy come segnalato anche da Stefano nel suo post di alcuni giorni fa. Mano a mano che saranno rese note e attive ne parleremo e così facciamo anche in questo Mercoledì Social. Cambiano le possibilità e le modalità di condivisione. Come potete vedere nello screenshot qui sotto, i “places” vengono integrati negli status e non fanno più funzionalità a sè. Scompare la voce condividi un “link” e la voce “video” è integrata in quella “foto” (la possibilità di condividere un video si scopre solo cliccando su foto).

Nella funzionalità di condivisione degli update, poi, al di là delle tradizionali possibilità di tagging, vi è ora la possibilità di aggiungere, in basso a sinistra, i propri amici o una pagina e di rendere visibile tale update ad esempio, anche agli amici della persona taggata o solo a una cerchia estremamente customizzabile (one by one) dei propri contatti.
L’altro aggiornamento che vogliamo darvi riguarda le foto. Cambia il lightbox delle foto che da nero diventa bianco e la dimensione e la qualità delle stesse che viene ottimizzata.

L’altra novità, più interessante a nostro parere, è quella riportata The New York Times Bits Blog relativa all’introduzione di filtri simili a quelli di Instagram per le foto condivise attraverso le applicazioni di Facebook Mobile. Dopo la tentata acquisizione si ripiegherebbe quindi su una soluzione “homemade” che renda più appealing questa utilizzatissima, ma in effetti allo stato attuale, un po’ scarna, funzionalità. Staremo a vedere se il risultato sarà all’altezza delle tantissime e bellissime foto realizzate dagli utenti come Luca Della Dora grazie all’applicazione foto mobile per eccellenza, Instagram, appunto.

Con questa simpatica foto scattata da Luca e taggata We Are Social vi salutiamo, aspettiamo i vostri commenti e come di consueto vi invitiamo ad iscrivervi al nostro feed RSS.