Il modo migliore per coinvolgere le persone su Facebook? Parlare

News

Il social network più diffuso al mondo offre numerose possibilità alle marche che vogliono interagire con il proprio target: infinite applicazioni sviluppabili ad hoc, una verietà sempre più ampia di “social ads”, ma anche Facebook Page e altre punti di contatto, come ad esempio i contenuti, esterni o interni a Facebook.

Ma cosa funziona davvero? Che cosa consente di sviluppare awareness, fiducia e coinvolgimento nel proprio target? Sembra proprio che il comune denominatore sia la conversazione: “parlare” con le persone è il metodo più efficace per far sì che le proprie Facebook Page vengano viste, che i propri contenuti vengano condivisi, che le proprie applicazioni vengano utilizzate.

A rivelarlo, altre all’esperienza diretta di chi gestisce quotidianamente la conversazione tra marche e consumatori, c’è uno studio di comScore Social Essentials e Facebook dal titolo “The Power of Like: How Brands Reach and Influence Fans Through Social Media Marketing“, a cui abbiamo accennato in un recente Mercoledì Social. L’analisi dei dati raccolti su un campione di più di due milioni di utenti, rivela che più di un minuto ogni quattro speso sul social network nel cosiddetto “News feed”: l’aggregatore “home page” di Facebook. Il luogo in cui vengono riassunte le interazioni, i contenuti e i protagonisti più rilevanti del nostro “social graph”.

Facebook Open Graph

Dallo studio emerge che attivare una conversazione con le persone è fondamentale per le marche, non solo perché permette di attivare un rapporto continuativo e che costruisca valore, ma anche per un motivo puramente numerico. Ogni volta che una persona interagisce con una marca in una conversazione, ad esempio cliccando “Mi piace” o commentando un post in una Facebook page, aumentano fortemente le possibilità che questa interazione venga vista dagli amici di chi ha interagito. Come? Semplicemente perché l’interazione ha molte probabilità di apparire nella home page / newsfeed dell’amico.

In questo modo, anche chi non è fan di una marca, ha buone possibilità di entrarvi in contatto, visualizzando l’interazione dei propri amici. Dal report emerge un numero importante: solitamente gli amici dei fan raggiungibili dalle marche sono circa 34 volte di più rispetto ai fan. Ecco perché è importante considerare che ogni conversazione sulla Facebook Page non raggiungerà “solo” i propri fan, ma verrà in parte estesa a una parte dei loro amici.

In poche parole, la conversazione e i “micrcocontenuti” sono i due mezzi più forti per generare coinvolgimento rispetto a una marca, sviluppando un’interazione con le persone. Integrare altri elementi come contenuti strutturati, applicazioni o altri tool può essere utile, in maniera diversa a seconda del tipo di target che si desidera attivare, ma l’elemento di conversazione è una base irrinunciabile.

Cosa ne pensate? Siete venuti a contatto con marche su Facebook scoprendole grazie all’attività dei vostri amici? Se vi è piaciuto questo post, considerate la possibilità di iscrivervi al nostro blog, per rimanere sempre aggiornati sul social web. Anche in vacanza.