Aggregare, aggiungendo valore: la content curation nel 2011

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Il 2011 è un anno di cambiamento e di crescita per i social media, sia in termini numerici, con l’aumento della partecipazione anche da parte delle fasce d’età più elevate, sia per le abitudini di chi li utilizza.

Tra i fenomeni più interessanti che si sono sviluppati c’è sicuramente la diffusione della “content curation”: l’attività di selezione, aggregazione e proposta di contenuti rilevanti per le persone di una community.

Content Curation: how does it build value?

Questo approccio al contenuto nasce con il social networking, ma recentemente diventa sempre più rilevante grazie soprattutto alle nuove caratteristiche proposte dai principali social network. Definire un approccio di content curation può essere molto utile per le marche che desiderano diventare un punto di riferimento, acquisire una “leadership di pensiero” e sviluppare un rapporto continuativo con la propria community.

Ecco alcuni episodi recenti indicativi dell’acquisita importanza per la content curation:

In generale, le persone sono sempre più interessate a individuare dei “punti di riferimento” rilevanti, che producano contenuto, che interagiscano ma che siano interessanti content curator: aggregatori, selezionatori, segnalatori, contestualizzatori di contenuto.
Per le marche è molto importante stabilire una relazione con il proprio target in modo efficace: l’individuazione di contenuto interessante e la proposta nei canali di riferimento della propria community può essere una soluzione utile a generare coinvolgimento, soprattutto se integrata con logiche parallele di creazione di contenuto.
Cosa pensate dell’evoluzione della content curation e dell’incremento di attenzione per questo fenomeno da parte di social network e persone? I commenti sono a vostra disposizione. Se vi è piaciuto questo post, considerate la possibilità di iscrivervi al blog We Are Social, per rimanere sempre aggiornati sulle novità e sulle evoluzioni che caratterizzano il social web.