NewTube: non guardiamo più la TV come una volta

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Scopri cosa guardano le persone, compra degli spazi pubblicitari, interrompi la loro esperienza, ripeti, spera che il tuo messaggio, brand e prodotto vengano ricordati, spera che le vendite aumentino. Fino a dieci anni fa, è stato questo il mantra di chi si occupava di marketing. Funzionava perché non c’erano alternative. Finché ha smesso di funzionare.

Cambia il marketing

Molto è cambiato negli ultimi anni e, anche se l’advertising continua ad essere importante per creare una base di awareness, gli obiettivi delle marche che hanno più successo oggi vanno molto oltre all’interrompere un’esperienza nella speranza di essere ricordati. Costruire una conversazione è ora fondamentale per sviluppare una relazione e i canali dove ciò avviene sono i social media.

La televisione continua a essere un mezzo dalla portata molto ampia, ma sta cambiando il nostro modo di guardarla, mentre contemporaneamente la TV cambia il modo di presentare i propri contenuti, divenendo una conversazione.

Microcontenuti per tribù

La logica di palinsesto, passiva, secondo cui alle persone viene proposta una sequenza di contenuti “medi”, necessariamente adatti a tutti, cede il passo a una logica di microcontenuti, altamente personalizzati e dedicati a nicchie, a “tribù”, che vengono cercati dalle persone, in modalità “pull” (o “inbound”, se preferite). Non sorprende più quindi che – chi può – salta le pubblicità in TV nell’86% dei casi.

NewTube

YouTube è da sempre un elemento importante di questo cambiamento: ha permesso la frammentazione dei contenuti, lo sviluppo di una conversazione e un’interazione tra contenuti e persone. In alcuni casi la conversazione si svolge interamente all’interno di YouTube, ma molto più spesso si diffonde all’esterno e vive: nei blog, su Facebook, su Twitter o su altri canali social.

YouTube ha capito l’importanza strategica del contenuto nel creare conversazioni: il contenuto è la scintilla, mentre la conversazione è il carburante. Per questo motivo stiamo assistendo all’alba di un nuovo YouTube, che si basa su partnership importanti con produttori di contenuto professionali, tra cui MTV e CNN. Tra questi “content creator” ci sono anche personaggi che hanno fatto dei social media uno dei principali punti di contatto con il proprio pubblico, come Ashton Kutcher e Shaq. L’elenco dei contenuti che saranno presto disponibili è davvero incredibile, ma è ancora più interessante il modo in cui stia cambiando il nostro modo di fruire di questi contenuti, il modo in cui si estendono in una conversazione e il modo in cui le marche prendono parte a questa interazione.

Un trend diffuso

Questo cambiamento non riguarda solo YouTube, ma esistono vari spunti molto interessanti che si stanno sviluppando. Vi segnaliamo, tra i casi di “Social TV” più interessanti, due in particolare:

Il nuovo Zeebox (attualmente solo in UK, ma in rapida espansione): permette la fruizione televisiva e la conversazione social contemporanea

L’evoluzione di Flipboard, che propone un nuovo modo di fruire e condividere contenuti professionali e “social”, attivando una conversazione, dando molto peso all’attività di content curation

Grazie a questo nuovo modo di intendere i contenuti e la conversazione, avrà sempre più peso la personalizzazione e il coinvolgimento delle persone solo attraverso ciò che è veramente interessante. Sempre più messaggi personalizzati, sempre meno contenuti “medi” per persone “medie”. Semplicemente perché le persone medie non esistono.

È il momento di abituarsi. Ad esempio, se vi state preparando per la serata di Halloween, siete appassionati di magia e adorate l’iPad, c’è un contenuto per anche voi.

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