Mercoledì Social #84

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nicolo.dus

“Fioi” nello slang trevigiano identifica quelle persone dotate di una personalità fuori dal comune o semplicemente il giro di amici che saluti al sabato sera quando ci si trova per una birra. Io lo uso spesso e ve lo dico perchè vorrei iniziare il mio primo ed entusiasmante Mercoledì Social con un amichevole ciao Fioi!
La speranza, anche per quest’oggi, è quella di darvi qualche utile news dal carattere social. Non indugio oltre e vi auguro un’intensa e proficua lettura!

Google+ lancia la gestione integrata delle Pages
Lo sappiamo: Google+ ha aperto i battenti ai brand con le sue Pages; ce lo ha spiegato molto bene Ottavio in questo post e Cristina, la scorsa settimana ha illustrato come creare la Page del proprio brand in pochi semplici click.
Oggi arriva un importante upgrade per la gestione delle Pages: Google ha annunciato la possibilità di utilizzare tool di terze parti per gestire la propria pagina. I nomi dei provider scelti per questo servizio sono 6 e sono altisonanti: Buddy Media, Context Optional, Hearsay Social, HootSuite, Involver e Vitrue.

Questa fase di sperimentazione servirà al colosso di Mountain View per raccogliere feedback importanti e migliorare ulteriormente l’esperienza dell’utente, ma già si può dire che in un social scenario in cui brand e imprese sono attive su diverse piattaforme social, la scelta di Google+ agevola molto la gestione coordinata e sicuramente faciliterà l’integrazione di questo canale da parte dei brand e delle aziende.

 

Il successo delle social app
Produttori e distributori di contenuti editoriali hanno oramai intuito l’importanza dei social media nel veicolare le loro informazioni che sono sempre più condivisibili.
Il next step lo abbiamo visto quando Facebook ha annunciato le sue partnership con media brands come Netflix e Spotify per lo sviluppo delle social app, ovvero applicazioni che permettono all’utente di fruire di contenuti all’interno di Facebook e condividere cosa stanno guardando, ascoltando o leggendo.
Ad un mese di distanza i feedback sono ottimi e le social app stanno volando, vediamo qualche esempio:

L’app di The Guardian, che permette all’utente di fruire e condividere le news direttamente  all’interno di Facebook, ha visto salire il numero di installazioni a 2,6 milioni.
Yahoo! News, che invece ha scelto di integrare nel suo dominio una social feature che mostra cosa stiano leggendo gli amici di un utente, ha riportato circa 2 milioni di installazioni in circa due settimane. Anche il provider di musica on-demand MOG ha visto quadruplicare il suo traffico da quando ha lanciato la sua app.

Dal successo di queste esperienze Facebook è alla ricerca di nuove partnership e ha deciso che dedicherà una visibilità maggiore alle social app una volta lanciata la sua agognata Timeline.

 

La CardMunch di LinkedIn
Se anche voi come me fate un lavoro in cui incontrate spesso persone nuove, sapete bene come dopo un po’ sia difficile gestire l’enorme collezione di biglietti da visita che ammonta nel portafoglio o in un cassetto o addirittura sparsi sulla scrivania.
LinkedIn con la sua app CardMunch ha dato sicuramente una svolta alla gestione dei contatti, almeno per i possessori di iPhone. Per chi non la conoscesse, questa applicazione gratuita permette di fotografare un biglietto da visita e di mandare in automatico la scansione ad un centro di elaborazione dove i dati vengono “digitalizzati”, diventando così utilizzabili e condivisibili tramite qualsiasi tipo di device. Questo video colmerà le mie lacune esplicative.
La novità di questa settimana è il grande restyling che LinkedIn ha operato su questa applicazione che adesso consente di “linkare” (ma va?) il biglietto da visita di un persona con il suo profilo LinkedIn.

 

Search Bot e info on-demand
Ancora informazioni, ma su Twitter. La piattaforma di microblogging è uno strumento utilissimo per essere sempre aggiornati sui topic per noi più rilevanti e per seguire personaggi e persone che ci interessano.
Il potere informativo di questo social media però non finisce qui. Diversi brand stanno infatti sviluppando dei bot che permettono la ricerca di contenuti tramite Twitter. Lo confermano le novità introdotte da Virgin Atlantic e da The Guardian (ancora lui!).

Virgin Atlantic ha da pochissimo lanciato il suo bot che consente di controllare lo stato del tuo volo tramite il servizio di microblogging. Basta un tweet @VAAInfo con il numero di volo e la data di partenza e si ricevono subito tutti i dettagli.
The Guardian invece con il suo Search Bot permette agli utenti di cercare un contenuto all’interno del proprio sito semplicemente twittando una domanda o una keyword a @GuardianTagBot. Il bot invia immediatamente un tweet contenente un link ad una pagnina di guardian.co.uk in cui c’è una lista di risultati della ricerca.
In un momento storico in cui l’overload di informazioni continua a crescere è importante trovare nuovi strumenti che aumentino le possibilità per gli utenti di selezionare e reperire informazioni utili e rilevanti. Sarà il microblogging ad allargare le frontiere della conoscenza on-demand?

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