Mercoledì Social #86
Come ogni mercoledì, eccoci con il nostro consueto appuntamento settimanale dedicato alle notizie più interessanti che riguardano il social web!
Facebook, uno dei canali preferiti dalle piccole imprese per parlare con le persone.
Chi dice che Facebook sia utile solo ai grandi brand e alle interazioni che sono capaci di generare anche a fronte dei loro maggiori investimenti? Emarketer ha pubblicato qualche giorno fa un articolo sugli strumenti utilizzati dalle piccole imprese per “connettersi one-to-one” con le persone. Lo studio, realizzato da Constant Contact e basato sulle aziende americane, offre molti spunti interessanti. Facebook è utilizzato dal 70% delle piccole aziende, secondo fra gli strumenti digitali, alle spalle della posta elettronica.
E fra gli strumenti social, quali sono quelli ritenuti più utili per le piccole imprese? La risposta, delle piccole imprese stesse, è molto chiara: per l’83% Facebook rappresenta lo strumento più efficace, che stacca decisamente Twitter e il suo 46%. Stupisce invece il ruolo marginale che hanno i siti di recensioni e, soprattutto, il fenomeno legato ai deals.
Quali sono le piccole imprese o le attività commerciali locali che “seguite” sui canali social?
Twitter: quali sono le lingue più diffuse?
Una recente indagine di Semiocast, condotta su 5.5 miliardi di tweet pubblici postati nell’ultimo anno, conferma che è l’inglese la lingua più “parlata” su Twitter (circa il 39% dei tweet). Ma se questa informazione non sembra svelare nulla di nuovo. Molto più interessante è, invece, sfogliare la classifica alla scoperta delle altre lingue, che svelano quali sono le persone più attive in formato 140 caratteri. Medaglia d’argento al giapponese, con il 14% dei tweet (il giapponese è parlato da 130 milioni di persone) mentre il terzo posto in classifica è occupato dal portoghese (con il 12% dei tweet).
Se il quarto classificato non stupisce più di tanto – spagnolo, 8% dei tweet – veniamo alle sorprese: Il 6% dei tweet dell’ultimo è stato scritto in malese (lingua parlata da “solo” 150 milioni di persone) e – udite udite, olandese (3% dei tweet, lingua “di nicchia” parlata da circa 28 milioni). Molti di voi si staranno chiedendo: “E il cinese?”. Solo lo 0,5%, questo perché Twitter è praticamente inaccessibile ai cinesi (Ban e presenza del locale Weibo). Assenti dai primi posti della classifica l’italiano (lingua parlata da circa 80 milioni di persone) e il francese (parlato da più di 300 milioni di persone). Premio “percentuale di crescita più alta” va all’arabo, +2.146% nell’ultimo anno e 1% dei tweet totali.
Quanto vale un commento? Quattro “like”!
Vi abbiamo già parlato delle nuove metriche di Facebook per misurare l’interazione fra persone e pagine: con l’introduzione del “talking about this” e del numero di “share” fatti su un contenuto, oltre che ai nuovi insights, è ormai chiaro quando utilizzare il solo “like” come KPI per valutare il successo di una campagna, o di un’attività social, sia ormai insufficiente. Già in tempi non sospetti il nostro Luca aveva affrontato l’argomento parlandoci del valore del “like”. Ma quanto vale uno share? E quando un commento? Un articolo di SocialFresh analizza in maniera molto interessante la questione “Share”: i contenuti devono essere in grado di generare non solo “interazione” ma anche “condivisione”. Lo share porta principalmente due benefici: allunga la vita al contenuto stesso (che prosegue la propria avventura su un profilo personale, una volta condiviso dalla Facebook page, generando un effetto passaparola) ma soprattutto ne migliora le performance. Un contenuto condiviso aumenta di 4.5 volte il numero di click ricevuti rispetto a uno con zero share.
E i commenti? E i like? Analizzando la fonte dell’articolo stesso, una ricerca di EdgeRank, scopriamo che un commento è in grado di generare ben 14 mila click, mentre un like “solo” 3 mila. E non solo: il giorno “in cui si condivide di più” è il mercoledì! Consigli per il futuro? Creare contenuti di qualità, che stimolino sì l’interazione e la conversazione, ma soprattutto la condivisione.
Per oggi è tutto, non dimenticate di restare in contatto con noi abbonandovi al nostro feed RSS per non perdere neppure un aggiornamento del nostro blog! Potete utilizzare lo spazio qui sotto, quello dedicato ai commenti, per dirci la vostra, mentre se desiderate ricevere supporto – o anche fare soltanto una chiacchierata – per capire come gestire al meglio le conversazioni tra il vostro brand e le persone non dovete far altro che scriverci. Alla prossima!