Thank God We Are Social #26

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stefano.voltan

Bentornati all’appuntamento con la nostra rubrica del weekend. Come? Volevate seguire l’ultima lezione di HTML di Gabriele? Lo so, ma purtroppo questa settima scrivo io perché lui negli ultimi giorni è stato molto occupato:

Courtesy of Luca2d and Suonatorejones via Instagram (Adidas è un cliente di We Are Social)

Con l’avvento degli ultimi 30 giorni di questo 2011, Twitter propone una lettura dell’anno appena trascorso attraverso le Twitter Stories. Sono stati raccolti gli eventi che, anche grazie a Twitter, resteranno impressi nella memoria del social web. Si passa dalle storie di singole persone come Aaron Durand a eventi che segnano la Storia come il terremoto in Giappone. Qui trovate un video dedicato proprio a quei giorni, ma qual è la storia che preferite?

http://youtu.be/SybWjN9pKQk

Restando in tema di video, ormai tutti si sono accorti della nuova interfaccia di Youtube lanciata giovedì. Un nuovo look, o c’è qualcosa di più? La nuova interfaccia appare molto più orientata ad un’esperienza integrata tra diversi social network (Facebook e G+ in particolare), con una nuova organizzazione dei contenuti e un grosso lavoro per migliorare i canali.
http://youtu.be/W-ajXnrpkio

Il risultato finale è un deciso passo avanti per integrare persone, interessi e fruizione di contenuti video. Ma non solo questo: per una marca sarà ancora più importante avere una strategia di canali in grado di parlare alle persone in maniera coerente e soprattutto rilevante.

Mentre si parla sempre più di profili, update, commenti, like… c’è un modo di comunicare nato 19 anni fa che resiste nonostante tutto: il messaggio. Quello scritto col T9, quello che senza una emoticon non riesci a capire, quello che quando è diviso in due pezzi e ricevi solo la seconda parte ti scende sangue dal naso per decifrarne il contenuto. Ecco un’infographic con qualche curiosità in più:

Chiudiamo un “Must see” di questa settimana. Address Is Approximate va oltre lo stop motion e racconta una storia che non può lasciarci senza un sorriso al termine dei 2 minuti e 42 secondi del video.
Rilassatevi, godetevelo in modalità “fullscreen” e diteci cosa ne pensate. Noi vi aspettiamo settimana prossima. (ma non perdetevi gli articoli e gli approfondimenti iscrivendovi al feed RSS del blog)
Buon weekend!