Da chi lo hai saputo? Come circolano le informazioni sui social network
Quando cerchiamo lavoro, è molto più facile che accettiamo una posizione se l’abbiamo scoperta grazie a una persona con cui non abbiamo spesso a che fare. È molto più infrequente che scegliamo un posto di cui ci hanno parlato i nostri amici più stretti. Lo ha dimostrato Mark Granovetter, un sociologo, ormai quarant’anni fa: i “legami deboli”, le persone che conosciamo ma con cui non interagiamo spesso, sono importantissime per farci conoscere informazioni nuove e fresche.
Questa logica è ancora più rilevante oggi, vista la moltiplicazione dei legami deboli che si verifica grazie ai canali social: tutti interagiamo con alcuni contatti più frequentemente, mentre la maggior parte degli altri è collegata a noi da “legami deboli”. Questo tipo di correlazione, però, è importantissimo anche su Facebook per fare circolare le informazioni. Uno studio pubblicato su Facebook da Eytan Bakshy pochi giorni fa ha dimostrato come si diffondono le informazioni sul social network più grande del mondo, con alcuni spunti molto interessanti:
- I canali social permettono ai nuovi messaggi, alle nuove idee e alle nuove informazioni di diffondersi facilmente;
- Non è vero che i social network ci spingono a leggere sempre le stesse informazioni solo dagli stessi amici;
- La maggior parte delle informazioni proviene da contatti con cui non interagiamo spesso;
- Sono i “legami deboli” i principali responsabili della diffusione delle informazioni;
Questa dinamica apparentemente controintuitiva è molto importante per le marche. I brand infatti, alla luce di questa situazione, se vogliono diffondere efficacemente un messaggio e costruire una conversazione devono:
- Creare conversazioni sempre nuove: è la novità a diffondersi meglio sui canali social;
- Pensare per “interessi” e non per “connessioni”: il messaggio deve essere rilevante non solo per chi lo riceve per primo, ma anche per gli utenti che lo visualizzano da una condivisione;
- Lavorare su tipi diversi di influencer: non solo quelli con un alto “reach”, ma anche quelli con un’affinità forte con le persone da coinvolgere;
- Considerare i contatti più lontani elementi fondamentali per diffondere un’informazione efficacemente;
In pratica, interagiamo spesso con una cerchia di amici selezionati, ma sono quelli più “lontani” a diffondere le idee velocemente nei canali social. Chi impara a sfruttare questa dinamica raggiunge più persone, in meno tempo e in modo più efficace.