La killer application del 2012

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Non è un’applicazione. È la capacità di individuare le conversazioni e i contenuti rilevanti tra i milioni di messaggi a cui ognuno di noi è esposto ogni ora. Lo sviluppo sempre più forte dei canali social ha portato le nostre capacità di comunicare al livello più alto di sempre nella storia dell’umanità, ma moltiplicato le nostre possibilità ma ha reso difficile individuare le conversazioni che sono più importanti e ignorare quelle non rilevanti.

Ecco perché nel 2012 avrà successo chi saprà comunicare in modo mirato e chi saprà aiutare le persone a “filtrare” le proprie conversazioni. I social network si stanno muovendo in questa direzione, ecco alcuni esempi:

Le marche possono imparare molto da questa tendenza, sviluppando alcune strategie molto importanti:
  • Attivare conversazioni mirate: pubblicando i propri messaggi riferendosi a nicchie di interesse e non sempre all’intera community;
  • Promuovere il contenuto (ad esempio attraverso Social Ads) evitando sempre comunicazioni generali, indirizzate a tutti;
  • Misurare sempre i risultati delle comunicazioni e delle conversazioni precedenti utilizzando strumenti di insight, per avere la certezza di comunicare nei momenti della vita delle persone più utili;
Una soluzione interessante è l’approccio “contro-competitivo”: individuare i momenti del giorno e i giorni della settimana meno “affollati” di comunicazioni e conversazioni per proporre il proprio messaggio. Questo approccio viene confermato anche dall’analisi del “social media scientist” Dan Zarrella: i momenti apparentemente meno appetibili, sono spesso i più utili, perché meno affollati.

La killer application del 2012 consiste nel favorire l’attenzione verso ciò che è importante. I social network lo hanno capito e si muovono in questa direzione. Alcune marche hanno già iniziato a prendere in considerazione questo approccio: è il momento per renderlo il più possibile concreto.