Thank God We Are Social #37

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gabriele.caeti

Benvenuti al nuovo appuntamento con il sabato social, il primo post che scrivo anche quando non dovrei scriverlo.
Vi sono mancato?
Voi tantissimo.

Visto che abbiamo poco tempo e il tempo è denaro, vi mostro subito un modo per buttarlo: Infographic man is here!

Non è meraviglioso il suo commitment verso il mondo dell’infografica?
C’è da dire che la notizia sta già facendo il giro della rete, da un lato apprezzo la sua pazzia, dall’altro non ho proprio parole per descrivere le sue azioni.
Invece ne ho tantissime per descrivere un’operazione che io definisco di grande pregio:
Best Tweeshes, ok Natale è passato, ma, in fondo, nei nostri cuori, non è sempre festa?

L’operazione è molto semplice, sono stati invitati gli utenti di Twitter a mandare i soliti di Tweet di auguri, taggandoli con #Tweeshes.
Dopodiché tutti questi Tweet particolari sono stati aggregati e trasformati in singole note musicali.
Ci state arrivando vero?
Alla fine dell’operazione, tutte le note sono state unite ed è stata creata la melodia ufficiale degli auguri su Twitter.
Piango solo a ripensarci.

Quest’operazione ci insegna molto: le idee sono inesauribili e soprattutto, non sono (quasi) mai nuove.
Già perché Best Tweeshes è molto simile a quest’altra operazione, è in spagnolo ma è molto chiaro il meccanismo

semiplagio o inconsapevolezza?
A noi non interessa, anzi, complimenti!

Chiuderei quest’edizione del Tgwas con un attimo di divertimento e ilarità.
Spesso pensiamo di essere vestiti in maniera impeccabile o di aver fatto una battuta geniale o di aver creato qualcosa di incredibile, bè la maggior parte delle volte non è vero, anzi è un fail clamoroso, soprattutto per la rete.
Perché, come ormai sappiamo, internet è come un bimbo: è capace delle crudeltà peggiori senza rendersene conto, ed ecco che nascono blog come questo, operazioni fallite come questa, o invenzioni inutili come queste

L’unico consiglio che posso darvi è: attenti all’effetto boomerang oppure affrontate le conseguenze con un sorriso.
Bene, il tempo a nostra disposizione è finito e non vi ho regalato neanche un gattino.
Per questo devo ringraziare la scuola tedesca “No Gattinen” che mi sta aiutando giorno dopo giorno a disintossicarmi da pelo e sguardi dolci.
Questo è il punto. E questa è la fine, vuol dire che non potete fare nulla per riaprire o correggere o riscrivere questo post.
Amen.