Mercoledì Social #99

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nicolo.dus

Ciao #fioi (per il significato di questa parola vi rimando al mio ultimo intervento). Il comune denominatore di questo post è la crescita sui social media, intesa come incremento numerico e come evoluzione comportamentale.

Chi vuole essere miliardario?
Citando la celebre frase di un fortunato format televisivo vi annuncio che Facebook continua la sua scalata verso il miliardo! Si stima che il social media per eccellenza raggiungerà quota 1.000.000.000 di utenti entro la fine del 2012 e per la precisione ad ottobre. A spingere la crescita degli ultimi 3 mesi aiutano sicuramente i +7,4 milioni del Brasile, +5,4 milioni dell’India e +2 milioni di Messico e Indonesia. Questo significa che circa un settimo delle persone nel mondo avrà un account su Facebook. Sicuramente un dato fondamentale che rafforzerà la volontà dei brand di adottare i canali social come principale media di conversazione con i consumatori.

Tweet everywhere
Al ritmo di quasi 900 mila nuovi account al giorno, Twitter ha dato il benvenuto al suo 500 milionesimo utente la settimana scorsa. Consapevoli che la maggior parte dei tweet worldwide provengano da Paesi anglofoni quali Stati Uniti, UK e Canada, stiamo assistendo ad una crescita esponenziale degli utenti internazionali. Conferma questo trend uno studio curato da Sysomos. Anche Twitter vede il Brasile in testa alla crescita con i suoi 8,8% di utenti unici, in Indonesia raggiungono il 2,4% della popolazione e in Germania toccano il 2,5%. Un dato in controtendenza arriva dagli USA che vede una contrazione di utenti, passando dal 62% al 50,8%. In Italia i tweet rimangono timidi: 0,65% di utenti. C’è da dire che la versione di Twitter in lingua italiana è stata lanciata solo a dicembre 2011. Credete che grazie ad agenti importanti quali testate giornalistiche e mass influencer che adottano questa piattaforma, sia solo questione di tempo prima che Twitter diventi indispensabile per comunicare e rimanere aggiornati in tempo reale anche fra gli italiani? Noi pensiamo di sì.

Quantità VS qualità
Aumentare il bacino dei propri utenti è sicuramente un obiettivo primario per qualunque social network. I numeri però non sono tutto. Più volte abbiamo identificato come sia importante capire quante persone siano effettivamente attive sui canali social. L’infografica qui sotto ci illustra l’attività della popolazione UK sui diversi social media. Vi aggiorneremo appena avremo uno studio significativo anche per l’Italia. Per ora lanciamo il nostro personale sondaggio: quanto siete attivi sui social media? Quale vi dà più soddisfazione e utilizzate più frequentemente? Dite la vostra nella sezione commenti qui sotto!

L’immagine è tutto… anche su Google
Cresce la voglia di immagini sul web e Google sembra averlo capito. A Mountain View hanno di recente implementato l’imprescindibile sezione di ricerca dedicata alle immagini.
Vi sarete accorti ormai da tempo che nella schermata dei risultati compare in alto alla pagina un elenco di ricerche correlate alla query che avete inserito. D’ora in poi sarà possibile fruire anche di un’anteprima visiva delle “related searches”. Nell’esempio che vedete qui sotto ho cercato “Treviso” (la mia città natale). Come vedete in cima alla pagina ci sono diverse ricerche correlate. Passando il mouse sopra una delle voci appare un’anteprima delle immagini ad essa legate. Nel caso specifico vediamo 3 foto della romantica zona in riva al fiume Sile chiamata “Buranelli”. In questo modo l’utente non è obbligato a lasciare la sua ricerca per approfondire potenziali argomenti interessanti e le sue scoperte sono veicolate dagli interessi di partenza.

Facebook: più privacy per filtrare i contenuti rilevanti
Vi ricordate la rincorsa al tag? Cercare foto (a volte imbarazzanti) che ci immortalavano negli album degli amici per provvedere a metterci il nostro nome sopra? Oppure quante volte, il giorno dopo una festa, ci è apparsa la notifica: “Nicolò ha stretto amicizia con mille 🙂 persone”. Tutti coloro che hanno iniziato presto ad utilizzare i social media hanno attraversato la fase in cui, per bisogno di socializzare e per un pizzico di egocentrismo, perseguivano l’aumento del numero di “amici” online. Ma i media maturano e con loro matura il nostro comportamento. Secondo un report pubblicato da Pew emerge che molti utenti stanno diventando più accorti nella selezione degli amici e che addirittura sentono il bisogno di “potare” alcuni rami secchi rimuovendo amici, eliminando commenti e togliendo tag dalle foto in cui sono presenti.

Questo deriva dall’esigenza di tutelare la propria privacy e gestire in modo più efficiente i propri canali. Il sempre puntuale Stefano Maggi nel suo ultimo intervento ha descritto la fondamentale importanza di poter “filtrare” facilmente le conversazioni, per poter dedicare la propria attenzione solo ai contenuti veramente interessanti.Parliamo di una vera e propria evoluzione comportamentale dovuta al cambiamento incessante degli ecosistemi, in cui, anche per i brand, il comportamento online ha un riverbero sempre più forte e duraturo sull’offline. Dobbiamo aspettarci un utilizzo più discreto dei social media da parte degli utenti? È ipotizzabile uno scenario in cui i social media saranno sempre più funzionali a selezionare per noi i contenuti rilevanti dal rumore di fondo.