Il post perfetto su Facebook

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Ogni giorno 483 milioni di persone accedono a Facebook, più della metà delle 845 iscritte: con una popolazione così numerosa è fondamentale che chi è presente sul social network possa “filtrare” facilmente le conversazioni, per poter dedicare la propria attenzione solo ai contenuti veramente interessanti. Questa necessità appare ancora più evidente se consideriamo la presenza delle marche su Facebook: è impossibile che gli utenti di Facebook leggano tutti i contenuti prodotti e le conversazioni attivate dal proprio network (amici e marche).

I filtri non sono attivi solo in entrata, ma anche in uscita, rispetto a ciò che viene pubblicato: quasi sei persone su dieci rendono il profilo visibile solo ai propri amici. E in molti si prendono cura del proprio profilo: il 44% ha eliminato commenti, il 37% ha rimosso delle tag, il 63% ha eliminato alcuni amici.

Facebook ha un’attenzione molto forte rispetto al criterio con cui i contenuti vengono mostrati agli utenti: attraverso il proprio algoritmo “EdgeRank” seleziona, tra tutte le conversazioni disponibili per l’utente, le più rilevanti. Solo i contenuti che vengono individuati come più prioritari vengono mostrati nel “news feed”: la “home page” di Facebook. Il filtro “umano”, manuale, è affiancato da quello tecnologico.

I risultati di questa attenzione a presentare ai propri utenti solo i contenuti più rilevanti sono evidenti: con l’aumentare dei contenuti, diminuisce in media il numero di “impression” (visualizzazioni) dei singoli post. Questo significa che per le marche è sempre più utile abbinare un approccio creativo e un approccio scientifico al community management.

Analizzare in modo approfondito l’andamento, le reazioni e le tendenze rispetto alle proprie conversazioni è un modo eccellente per capire come creare nuovi contenuti rilevanti per le persone nella propria community.

Per avere più probabilità che le proprie conversazioni raggiungano il maggior numero di persone, le marche devono prestare attenzione a alcuni dettagli, tra cui:

In altre parole: il post perfetto non esiste ma, utilizzando un approccio analitico alla pubblicazione coordinato con la creatività proposta, è molto più facile per le marche essere rilevanti, quindi visibili, per la propria community.