Mercoledì Social #116

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stefano.voltan

In questo primo mercoledì d’estate non può mancare il nostro appuntamento con il mercoledì social

Facebook power users: ecco perché non dimenticarsene
Un’infographic davvero interessante realizzata da Column Five Media e Demandforce mette in luce un ruolo che spesso viene tralasciato su Facebook, quello dei power users. Un così vasto bacino di utenti porta spesso a pensare ad un appiattimento delle tipologie e livelli di engagement, ma come emerge dall’analisi effettuata è una nicchia del 20-30% degli utenti ad attivare relazioni molto più forti con le persone e i contenuti su Facebook.leggi tutta l’infographic

AmEx “Big Break for small business”
American Express in collaborazione con Facebook ha lanciato la seconda edizione di “Big Break for Small Business“, un concorso che permetterà a cinque piccoli business locali di accedere alla consulenza degli esperti di marketing di American Express e Facebook per migliorare la propria strategia sui social media e, grazie al premio in denaro di $ 25.000, di metterle inpratica anche su Facebook. Un’opportunità rilevante sia per le aziende vincitrici per crescere sia per American Express per attivare anche su Facebook un rapporto molto stretto con i piccoli imprenditori. È sicuramente un’occasione anche per Facebook che, dopo le recenti critiche sulla validità della piattaforma di adv, può far capire come le strategie di marketing migliori non siano basate solamente su una logica di “pay per fan”.

WOMMA: aggiornamenti per la Social media disclosure guide
La Word of Mouth Marketing Association ha aggiornato la propria disclosure guide ponendo l’attenzione soprattutto su ruoli e definizioni dei diversi stakeholder del mondo social. Un esempio semplice ma significativo: si passa da “bloggers” a “brand advocate”, una definizione che ne mette in evidenza il ruolo di responsabilità verso le persone a cui si rivolgono e rispetto ai contenuti di cui parlano. La WOMMA raccoglierà i suggerimenti dal web fino a domani.

Trend demografici dentro e fuori Facebook
Due recenti ricerche mettono in evidenza trend molto diversi tra loro. La prima, di Ypulse, si concentra sul comportamento dei teenager. I risultati mostrano come i giovani diversifichino sempre più spesso la loro attività sul social web preferendo, ad esempio, Foursquare per i check-in e Tumblr per foto e riflessioni. La seconda ricerca mette in evidenza la popolarità crescente di Facebook tra gli utenti “senior”. Pew Internet ha rilevato che il 34% degli over 60 utilizza i social network e, superata la prima barriera tecnologica, utilizza strumenti come Facebook per restare in contatto con famiglia e amici.

Facebook social advertising: exposure rate
Un’interessante infographic pubblicata su AllFacebook sintetizza l’analisi di Resolution Media e Keshoo sull’advertising di Facebook. Oltre a mettere in evidenza diversi dati interessanti, l’analisi si concentra sul ruolo dell’exposure rate nell’influenzare le performance delle inserzioni rispetto ai diversi livelli di esposizione sul target.

leggi tutta l’infographic

E se non basta… i primi insight dalle mobile sponsored stories
Raccogliendo diverse fonti in un unico articolo, Inside Facebook ha messo in evidenza come le performance delle notizie sponsorizzate su Facebook mobile registrino performance esponenzialmente più alte rispetto alle campagne “desktop”, sia a livello di costo per click che di click-through rate. Questi dati sembrano dare tranquillità ai brand che  vogliono investire sulle inserzioni anche a livello mobile: forse Facebook è vicina a trovare una soluzione per monetizzare il traffico in crescita anche su questa piattaforma?

Facebook advertising: il punto di vista di Ford
Mentre poche settimane fa GM ha deciso di rivedere i propri piani per gli investimenti su Facebook a causa della loro inefficacia, il punto di vista di Ford è differente, e si concentra su un elemento rilevante dell’esperienza social. Parlando a AllFacebook, Jim Farley esprime bene la posizione del brand: “Someone who likes you on Facebook is substantially more willing to advocate the brand … This interaction and engagement (on Facebook) is something that you don’t necessarily see in traditional media.”
La crescita degli investimenti di Ford sul social network è infatti accompagnata dai risultati come, ad esempio, l’attività social sulla Ford Mustang con la pagina Facebook e l’applicazione Customizer integrata con Facebook Connect.
Lo ammetto, non ho resistito:

“Quanto molto diventa troppo?”
Naturalmente stiamo parlando della frequenza degli status update su Facebook. La frequenza con cui una pagina propone update e contenuti è un fondamentale equilibrio per riuscire a sviluppare l’engagement sulla pagina senza “affondare” nel posizionamento all’interno di Edgerank. Per ricordarcelo, Social Media Today ha pubblicato la ricerca che potete leggere cliccando qui.

Oreo ha sbagliato qualcosa?
Lunedì Oreo ha pubblicato sulla propria Facebook Page una “card” a supporto del Gay Pride del 25 giugno, ricevendo un grande numero di commenti molto critici (qui una breve raccolta) che hanno indotto il brand a nascondere il post per un certo periodo di tempo, mentre ora è tornato visibile. Ad ogni modo, il post ha registrato tantissime reazioni e il sentiment generale degli oltre 33.000 commenti sembra supportare la scelta del brand di non eliminarlo.

Facebook migliora l’esperienza d’uso per notifiche e commenti
Da qualche giorno Facebook ha reso possibile l’editing dei commenti, anche a distanza di tempo rispetto alla loro pubblicazione. Questo è un piccolo cambiamento che molti apprezzeranno, anche se quello meno visibile ma forse più utile è la possibilità di annullare la ricezione delle notifiche su commenti, post, inviti a eventi direttamente dalla tendina a scomparsa che utilizziamo quotidianamente.

Anche il web tradizionale diventa sempre più social
Il primo livello per un sito web di diventare più “social” è quello di integrare i riferimenti ai canali ufficiali del brand. Una ricerca sui 10.000 siti web per numero di visite. Nell’articolo di Pingdom il primo dato è impressionante: il 49,3% dei siti web analizzati ha almeno un link diretto a Facebook, di cui il 24,3% utilizza una forma ancora più diretta (ad esempio il Like box) per formalizzare questa presenza. L’analisi approfondisce anche la diffusione di Twitter, Google+ e Linkedin.

Due esempi di integrazione dell’esperienza con Facebook
Chiudiamo con qualche spunto, da un lato per chi ricerca soluzioni per portare l’esperienza offline su Facebook, dall’altro per chi vuole portare nella vita reale ciò che le persone fanno sul social web. Nell’ottimo articolo di Inside Facebook vengono analizzati i punti di forza dell’integrazione tra Nike + e la timeline di Facebook. Nike ha lavorato su tre livelli: condivisione dei risultati, coinvolgimento degli amici e controllo dell’azione di condivisione. Oltre agli spunti già identificati, secondo voi ci sono altre feature significative che secondo voi completano l’esperienza dell’utente?

Chiudiamo con un video, contenuto sempre rilassante. L’iniziativa di Carvalho Holsken parla di un’esperienza orientata a chi vuole comprare casa e di come questa esperienza può essere personalizzata e resa unica. Giudicate direttamente: ci sono riusciti?
http://www.youtube.com/watch?v=nHziNSf8qOo

Aspettiamo di sentire il vostro punto di vista sulle notizie di questa settimana e contiamo di rivederci al prossimo appuntamento per parlare di cosa succederà nei prossimi sette giorni!