Like, want, collect: quando l'acquisto fa parte della conversazione

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La conversazione ha un ruolo così importante nelle nostre vite da influenzare le nostre decisioni: anche quando nasce, si sviluppa o si diffonde sui social media. Non fanno eccezione gli acquisti: uno studio recente ha dimostrato una correlazione tra la conversazione su Facebook e la volontà di comprare un prodotto o accedere a un servizio.

I brand sono parte integrante della conversazione: come fa notare Paul Adams (citando una ricerca di Keller Fay), le persone citano le marche mediamente 10 volte al giorno, naturalmente, nelle proprie conversazioni. I brand sono così integrati nella nostra vita, che ne parliamo quasi sempre con persone a noi molto vicine, come il nostro partner o i nostri famigliari.

Quando un prodotto o un servizio può aggiungere valore a una conversazione, può essere interessante proporre un’azione commerciale: se due persone parlano di un libro, offrire loro la possibilità di acquistarlo è un’agevolazione differenziante. Se un gruppo di amici sta cercando un servizio o una vacanza, poterla scoprire e comprare mentre si scambiano opinioni può essere un vantaggio unico.

Questa logica è totalmente diversa da un approccio commerciale aggressivo, “push”, non richiesto. Tutt’altro: è fornire alle persone che lo chiedono una soluzione, parte della conversazione.

Facebook lo ha capito. Per questo motivo ha introdotto le Facebook Offers, che consentono a chi lo desidera di ricevere attraverso il social network coupon da utilizzare per l’acquisto. Da poche ore Facebook sta sperimentando nuove “azioni” social, che vanno oltre il “mi piace”: al like, ha affiancato in via sperimentale, il “want” e il “collect“. Queste “call to action” sono integrate con le immagini e con le nuove tipologie di layout: consentono di scegliere gli oggetti più interessanti, per poter creare delle “wishlist” e, eventualmente, per poterli acquistare.


Facebook offre sempre più possibilità alle marche e alle persone che vogliono interagire, anche quando la conversazione e l’interazione implica un’azione commerciale: una scelta d’acquisto esplicita e spontanea da parte delle persone della community.

L’esito della fase di test influenzerà tempi e modalità con cui le azioni personalizzate “want” e “collect” verranno implementate per tutte le marche: per i brand è importante essere preparati per integrare queste strategie commerciali nella relazione che sviluppano con le persone, ogni giorno, anche attraverso i canali social.