Thank God We Are Social #73

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giulio.bordonaro

Il weekend è iniziato e possiamo rilassarci con la musica: cercate quel disco impolverato nella libreria, inserite la spina del giradischi, mettete la puntina che vi riproponete di cambiare da mesi… Ah no, fermi! C’è un modo molto più semplice per ascoltare proprio la canzone a cui state pensando in questo istante: la Musica “sulla nuvola“.

Da qualche anno esistono molti servizi cloud-based che permettono di ascoltare vastissime librerie musicali gratuitamente. Nell’attesa che Spotify sbarchi in Italia (e sembra che non manchi molto) potete consolarvi con Grooveshark, che permette di creare playlist in collaborazione coi vostri amici, ascoltare stazioni radio generate automaticamente in base ai vostri gusti e anche cercare proprio quella canzone là. Grooveshark ha da poco lanciato una versione mobile, accessibile via browser. Provatelo e non ve ne pentirete.

Groveshark Homepage

 

State già godendovi la vostra canzone del momento e vi chiedete come è possibile che questi servizi gratuiti continuino ad esistere senza farvi pagare per ascoltare la musica? Potete scoprirlo sulla pagina “How do they make money?“, in cui sono evidenziate le fonti di guadagno dei principali servizi online, compresi Facebook, Twitter, ecc.

How Do They Make Money?

 

Ma adesso torniamo alla musica. Avreste mai pensato di comporre una melodia su Twitter? Potete farlo con Tweetphony, un’iniziativa della Metropole Orchestra olandese, che rischia di scomparire a causa dei tagli del governo. Dal sito gli utenti di Twitter hanno lanciato le proprie sinfonie in 140 caratteri e gli orchestrali hanno scelto le migliori eseguendole ieri in diretta streaming. L’iniziativa si è conclusa, ma sul sito potete ancora comporre la vostra tweet-sinfonia e ascoltare quelle degli altri.

Componi la tua sinfonia in 140 caratteri con Tweetphony

 

E se le vostre smanie musicali non sono ancora passate, potete dedicarvi alla musica elettronica con MusixCube, un oggetto (ancora in fase di prototipo) ideato da Hauke Scholz ispirandosi al cubo di Rubik. Ruotando le facce e toccando i tasselli non risolverete un rompicapo, ma potrete manipolare effetti e strumenti seguendo la vostra logica musicale.

 

Con questo è tutto. Tenete strette le vostre cuffie e lasciatevi trasportare ancora un po’ dalle good vibrations.

Buon weekend da GB’X DJWAS in consolle