Mercoledì Social #136
Buongiorno a tutti e benvenuti alla nostra consueta rassegna del Mercoledì su tutto ciò che si muove nell’ambito del mirabolante social web. Siete pronti a partire? Forza ragazzi, alla fine del post c’è un giro di boa verso il weekend!
Pinterest lancia le board private
È di pochi giorni fa la notizia che Pinterest, uno degli interest network di matrice “visual” più diffusi al mondo, stia testando la possibilità di creare delle board private sul proprio account: sembra che queste board non potranno in ogni caso essere più di tre, e che sarà ovviamente possibile invitare altri utenti a “pinnare” in gran segreto. Una novità interessante sotto tanti punti di vista: pensate ad esempio alla possibilità di condividere informazioni su un progetto o un prodotto con una cerchia ristretta di persone, tutte invitate a pinnare nella stessa board esclusiva. Chissà quali saranno i primi brand ad approfittare di questa novità! Voi che ne dite? 😉
Facebook e i ranked comments
A proposito di rumors e notizie interessanti, sembra che il colosso di Palo Alto, dopo aver annunciato il test di una nuova opzione per rispondere in maniera localizzata ad ogni specifico commento (threaded comments), stia pensando di introdurre un’inaspettata novità: la possibilità di dare rilevanza ai commenti che hanno determinato un maggiore engagement (rilevato sulla base di Like e risposte, da ciò il nome ranked comments) allineandoli verso l’alto, al di sotto del page post a cui fanno riferimento. Questa novità comporterebbe da una parte un maggiore focus sul coinvolgimento degli utenti (con l’accento su chi propone contenuti più interessanti), dall’altra un miglioramento complessivo dell’engagement di ogni pagina, dettato proprio dalla particolare importanza data a commenti che generano maggiori reazioni. Ecco una preview di come potremmo vedere i commenti al di sotto di ogni page post:
Quanto dura la vita media di un tweet?
La tempistica di sopravvivenza media dei contenuti che diffondiamo sul social web è una metrica su cui molti analisti si interrogano, e un recente studio pubblicato da SeoMoz attribuisce alla vita di ogni tweet una durata di circa 18 minuti, sulla base di una rilevazione effettuata analizzando tweet e retweet di 2.116 utenti. Questa ricerca non considera ovviamente il circuito di vita un tweet non retwittato, ma ci mostra invece come il dato considerato alla stregua di “vita media” del tweet sia rapportabile all’arco temporale in cui si concentra una maggiore propensione di altri account a retwittare un nostro contenuto. L’insight fondamentale? Rimane comunque la capacità di produrre e condividere contenuti interessanti e prendere parte alle conversazioni il più possibile real time, come vuole la best practice di questo canale.
Cinque doti per un buon community manager
Si parla spesso di questa nuova figura professionale e devo dire che se c’è stato un periodo della mia vita in cui sembrava che ogni persona di mia conoscenza suonasse in una band, ultimamente sembra che ogni persona che conosco faccia il lavoro del community manager. Ma quali sono cinque doti fondamentali per un buon community manager? Le elenca Econsultancy in un articolo, e noi ve le proponiamo chiedendovi: se fate i community manager, queste doti vi rispecchiano? Cosa credete che manchi da questo breve elenco?
- Sicurezza e fiducia in sè stessi nell’interagire con gli utenti;
- Passione per il proprio lavoro, ma anche per il brand e per la sua identità/valori fondamentali;
- Onestà, per interfacciarsi in maniera concreta e trasparente con le persone;
- Capacità di concentrazione sull’engagement per stringere legami forti con la community;
- Creatività per produrre contenuti e interagire con gli utenti in modo unico e distintivo;
Vimeo lancia i video a pagamento
Ebbene sì, uno dei network più amati da videomaker e appassionati di tutto il mondo ha appena lanciato il proprio servizio a pagamento al grido di “Vimeo now has movies!”: si tratta infatti della possibilità per ogni utente di fruire dietro pagamento (o finanziamento, con il Tip Jar) una serie di contenuti selezionati direttamente dallo staff di Vimeo. Il principio fondamentale che presiede questa novità è la possibilità di offrire supporto agli utenti in grado di produrre i contenuti più originali e meritevoli, fornendo loro un sostegno economico concreto di modo da consentirgli di mettere a frutto liberamente la loro arte. Come? Con l’ottimo pacchetto dei Creator Services che vi invito a scoprire!
Il customer care si conferma un elemento importante dell’attività sui social media
Secondo una recente ricerca condotta da SAP e Social Media Today, il 71,2% dei brand a livello mondiale fornisce supporto e caring ai propri clienti sui canali social che ha attivato: il canale con un’attività di customer care più consistente è proprio Facebook secondo la maggior parte dei brand intervistati, seguito da Twitter. Un dato estremamente importante che conferma il percorso di ampliamento dei canali attivi per il servizio clienti che molte aziende, anche in Italia, hanno portato avanti in maniera consistente negli ultimi anni. Approfittiamo di questo spunto per chiedervi quali sono, secondo voi, i migliori brand italiani sui social media dal punto di vista del customer care: potete farcelo sapere con un commento a questo post! 😉
Siete arrivati a leggere fino a qui? Bene, allora significa che il weekend sta per cominciare, perché come dico sempre: “Oggi è Mercoledì, giro di boa!”