Mercoledì Social #147

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gabriele.caeti

Benvenuti e benritrovati! È mercoledì e questo vuol dire Mercoledì Social!

Come al solito ciancio alle bande e partiamo subito con la nostra overview.

Vine, 6 secondi per stupire, o infastidire?

Come tutti sapranno è stato lanciato Vine da parte di Twitter, l’Instagram dei video, come tanti lo hanno rinominato.
Ma cosa è Vine? È un’applicazione per realizzare piccoli video (del massimo di 6 secondi), da condividere con i propri amici.
So già cosa state per dire: “Ma se ne sentiva veramente il bisogno?”
Rispondere a questa domanda non è facile, però, come tutte le cose dipende da come le utilizzi.

Vine potrebbe essere un ottimo mezzo per creare piccoli contenuti di conversazione, su Twitter e Facebook ad esempio, o anche per le marche al fine di creare dei video teasing creativi.

Come era prevedibile, però, Vine ha fatto storcere il naso a Youtube e Facebook.
Il primo ha risposto lanciando la sua app per condividere i video in tempo reale (Youtube Capture), mentre il secondo ha bloccato lo sharing diretto dei contenuti dell’app, giustificando il tutto dicendo che “i contenuti dell’applicazione non sono interessanti per gli utenti in quanto replicano funzioni già esistenti sul social network.

Ma la WarVine non si ferma qua, anche Apple si sta scagliando contro l’app, in quanto recentemente sono stati caricati dei contenuti a sfondo sessuale, cosa che è, ovviamente, contro le policy dell’Apple store.
Per ora le contromisure si limitano ad avere tolto Vine dalle featured app, ma come si evolverà la situazione? Prendete in considerazione anche il fatto che Twitter è partner di Apple in questo caso, quindi dovranno trovare un accordo che non vada a minare quest’alleanza.
Nel frattempo Vine sta filtrando i criteri di ricerca e sta aggiungendo uno strato ulteriore di moderazione per ogni upload, riuscirà questo a bloccare il microporning in atto?

Insomma ad ogni novità corrisponde sempre una reazione, a volte uguale e positiva e, a volte, negativa.
In ogni caso Vine potrebbe essere una killer app, in quanto mette la basi per una nuova forma di storytelling video, e, soprattutto, grazie alla breve durata del contenuto sono dei video che gli utenti vedranno, quasi sicuramente, sempre per intero.

Possiamo dire che per ora siamo di fronte ad un Win farcito con qualche Fail, ma chi ha fatto dei grandi Fail sono questi brand, gustiamoci le loro storie in una piccola infografica.

(fate un bel click per guardarla tutta)

A dirla tutta, Google plus non c’entra molto con i Fail, visto che il ruolo del social network non è quello di opporsi a Facebook, ma piuttosto di rendere più facili e immediate una serie di interazioni e soprattutto, dagli ultimi studi, G+ è risultato il secondo social network per attività di utenti, superando persino Twitter.
I dati che ci fornisce Global Web Index sono molto chiari:

Molti potrebbero non credere ai loro occhi, ma la crescita di G+ era ampiamente prevedibile e scontata.
C’è da dire che ancora oggi gode di molti detrattori che, a poco a poco, stanno cambiando idea. L’importante, come detto prima, è non commettere l’errore di sovrapporlo a Facebook.

Grazie all’approfondita connessione tra Google search e G+, si è in grado di offrire agli utenti un’esperienza sempre più tarata sui propri interessi.
Man mano che questa interpolazione crescerà ci troveremo di fronte a sempre più opportunità di marketing e conversazione, siete sicuri di potervi permettere il lusso di ignorare questo social network?

Passiamo di infografica in infografica, ma questa volta parliamo dei metodi per poter arrivare al successo grazie ai social media, che utilizzati nella maniera giusta possono portare a grandi soddisfazioni.


(Anche qui il click è vostro amico)

Con quest’ultimo consiglio il nostro appuntamento si esaurisce, vi auguro un buon mercoledì e anche un buon giovedì.
Alla prossima!