Thank God We Are Social #89

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stefano.porta

Buongiorno a tutti e buon weekend! Ebbene sì, siamo qui anche di sabato per portare un po’ di notizie fresche anche nel fine settimana. Ma bando alle ciance: mettetevi comodi e godetevi il nostro TG Was.

Che cos’è precisamente un Hipster?

Che siate o meno informati sull’argomento, bitrebels.com ha deciso di chiarire una volta per tutte il concetto, con una divertentissima infografica dal titolo The Hipster’s Credit Card Bill.
Imparerete come si veste un hipster, quale sono i suoi accessori, le città più hipster d’America e del mondo. Così se vi capiterà di vedere un hipster lo riconoscerete all’istante e non farete più confusione come fanno la maggior parte delle persone (perchè non bisogna confonderli con i geek, tipo Sheldon Cooper di The Bing Bang Theory).

Twitter, morte a Venezia

Il Carnevale di Venezia non smette mai di stupire: chissà cosa devono aver pensato i presenti quando hanno visto l’opera di Cesare Inzerillo esposta a Piazza San Marco. #ripTwitter si chiama infatti l’enorme uccellino blu morente esposto nella piazza: l’hashtag serve agli utenti per esternare i sospetti su chi abbia sparato al povero animale virtuale.
Se avete voglia e curiosità, l’opera sarà esposta fino al 6 aprile al Museo del Paesaggio di Torre del Mosto.

Tutti in piedi, fatevi sentire

Lo sapevate che una donna su tre al mondo è stata violentata o picchiata almeno una volta nella sua vita?
onebillionrising.org sì, e per questo lo scorso 14 febbraio ha invitato tutte le persone sensibili all’argomento a radunarsi ovunque fossero stati per dare vita al più grande flashmob della storia: un miliardo di persone lontane ma unite dalla rete e da una nobile causa.
Ecco una testimonianza (Verona) di quanto la partecipazione sia stata sentita in tutto il mondo.


Pixel per tutti

Se siete cresciuti tra gli anni ’80 e ’90 per qualche minuto ritornerete bambini, quando la scritta “insert coin” nei videogiochi al bar vi faceva correre al bancone a cambiare gli spicci.
Deve aver avuto una nostalgia simile Patrick Jean quando ha pensato a questo cortometraggio dove i protagonisti sono i cari vecchi pixel: New York viene infatti invasa da una massa di quadratini colorati, che man mano si trasformano nei videogame più famosi della storia (Pac-Man su tutti), anche se la regia dei primi istanti ricorda molto quest’altra famosa scena cinematografica.
Un tributo voluto?

Anche per oggi abbiamo finito, vi lascio ai bagordi da weekend: a settimana prossima!