Mercoledì Social #149
Le novità di questa settimana riguardano: Facebook, Twitter, LinkedIn e immancabilmente Spotify. Approfondiamole insieme.
Ciao Italia, qui Spotify!
Questo è il titolo del video che la casa madre svedese ha lanciato su YouTube per introdurre, dopo un’attesa di ben 4 anni, la piattaforma che ha rivoluzionato il music business. Anche in Italia Spotify mantiene il modello che sta decretandone il successo in Europa e negli Stati Uniti – 20 milioni di utenti attivi, di cui 5 abbonati a pagamento – prevedendo ascolti illimitati, un catalogo corposo e un meccanismo di creazione e condivisione di playlist funzionale sia all’ascolto individuale che alla dimensione social del web.
Con un clic, infatti, si può decidere se pubblicare su siti, blog e social network le tracce appena ascoltate e monitorare l’attività dei propri amici, dando un’occhiata ai loro ultimi ascolti. La musica è sicuramente un touch point interessante per diversi target e i brand avranno l’occasione di sfruttare questo strumento sui canali social per facilitare l’incontro tra le persone e la marca attraverso la condivisione di playlist personalizzate o attività tattiche che prevedono l’interazione con i brani preferiti dagli utenti. Per esempio, si può integrare il feed di status e immagini su Facebook, con un flusso musicale e invitare gli utenti a costruire una playlist interattiva. Oppure potete pensare di diventare i talent scout di nuove band o gli esperti di pezzi sconosciuti e vintage.
L’aspetto social è alla base di Spotify e i brand potranno puntare sulle feature attualmente disponibili oltre che alle nuove funzioni disponibili a breve tra cui “Follow” e “Discovery”. Il lancio della prima è previsto a marzo e permetterà di seguire i gusti musicali dei propri amici e di diversi artisti e “celebrities”; la seconda invece proporrà agli utenti nuova musica sulla base dei loro ascolti e dei contatti che seguono.
http://youtu.be/aeMfqctBrms
Gli Eventi su Facebook e anche i biglietti A proposito di musica, Facebook ha in cantiere una nuova feature che potrebbe rivoluzionare il business della musica dal vivo. La nuova feature permetterebbe infatti di acquistare il biglietto per un concerto o una festa, direttamente dalla pagina dell’evento generata su Facebook. Paesi come Olanda e Israele l’hanno già testata, il che significa che Facebook ha deciso di sperimentarla in mercati limitati e scelti ad hoc per controllare al meglio sia il funzionamento che i risultati. La transazione richiesta per l’acquisto del biglietto, però, pare non sia gestita direttamente da Facebook, poiché cliccando sul pulsante “Compra biglietto” che appare sula pagina di un determinato evento, si verrà rimandati ad un sito di terze parti. Tuttavia a prescindere da chi gestisce la transazione, l’idea di fondo di questa nuova funzione sembra destinata ad avere successo perché renderebbe l’esperienza d’acquisto più naturale e interna ad una piattaforma conosciuta. Sarà inoltre più facile convincere qualcuno a venire al concerto con voi se tutto quello che dovrà fare sarà accettare l’invito su Facebook e comprare il biglietto con un semplice clic 🙂
LinkedIn supera i 200 milioni di utenti
Il social network dedicato alle relazione professionali supera il tetto dei 200 milioni di utenti e non accenna a fermarsi. L’Italia è il quinto paese in termini di crescita di utilizzo da mobile di questa piattaforma. L’infografica qui sotto ci dà un’idea concreta della potenza di questo canale e dell’impatto che ogni giorno ha nella vita di oltre 200 milioni di persone.
LinkedIn è un canale in cui si sviluppano conversazioni rilevanti e di qualità attorno a temi di carattere professionale. Le persone accedono ad un luogo di conversazione tematico, scegliendo i loro interessi in base all’ambito professionale d’interesse. Lo strumento principale è la Company Page con cui il brand può comunicare in modo articolato la propria identità alla community. Questo si traduce in un’opportunità di targetizzare in modo efficace i contenuti solo sulle persone interessate al tema trattato, moltiplicando le occasioni di generare una conversazione rilevante attorno al brandì e capitalizzare la presenza attiva degli utenti.
Facebook for every phone: numeri da capogiro
L’utilizzo di Facebook e in generale dei canali social da mobile diventa sempre più incisivo tanto da superare quello da desktop. Quando pensiamo a smartphone e tablet il pensiero va subito a dispositivi iPhone, iPad e Android e Blackberry ma in realtà si parla di numeri che vanno oltre queste macro categorie. Lo dimostra anche il fatto che la pagina ufficiale dell’applicazione ‘Facebook for every phone’ ha superato i 200 milioni di fan e la sua crescita sembra inarrestabile. La pagina è di gran lunga la più popolata e stacca di più di 100 milioni la seconda in classifica – che per la cronaca è la pagina di Facebook. L’applicazione è compatibile con oltre 3600 tipi di device che supportano Java. La pagina, e di conseguenza l’applicazione è utilizzatissima soprattutto tra i più giovani, tra i 18 e i 24 anni, e per country come la Thailandia in cui, probabilmente, l’utilizzo dei canali social ma anche la tipologia di device mobile utilizzati è soggetta a trend diversi rispetto a quelli dei paesi occidentali o early adopter.
Se è vero che l’utilizzo di Facebook da mobile è assolutamente determinante, allora le scelte strategiche di Zuckerberg and Co. non possono che muoversi proprio nella direzione per cui l’esperienza di fruizione mobile diventi sempre più completa ed efficace e che i brand possano sfruttarne al meglio le evoluzioni. La user experience che passo dopo passo sta prendendo e prenderà forma vedrà una differenziazione sempre più netta rispetto a quella disponibile da desktop in primis perché il tipo di utilizzo che fanno le persone del mezzo a partire da mobile è diverso da quello che ne fanno da computer e proprio queste diversità possono essere sfruttate per la creazione di servizi e funzionalità esclusive che non sono possibili o utili da desktop.
Facebook offers da Mobile: esperienza d’acquisto senza frizioni
Abbiamo già detto che è evidente la migrazione su mobile degli utenti di Facebook, questo non è una sorpresa. Ma uno shift come questo fa sì che le persone acquisiscano una familiarità sempre più forte con le funzioni native di questo canale, imparando a capirne i meccanismi, lasciando alle spalle la diffidenza e abbracciando nuovi comportamenti di consumo. È il caso delle Facebook Offers. Acquistare tramite Facebook sta diventando un’esperienza molto più naturale rispetto a quella di cliccare su un banner e dover accedere ad un altro canale. Entrare in contatto con un’offerta su un canale con cui si ha familiarità e su cui possiamo valutare immediatamente la reputazione del brand oltre che dell’offerta, rende l’esperienza d’acquisto più simile a quella reale. Le persone, entrando in contatto con una Offer, possono infatti percepire subito l’impatto che ha avuto sugli altri – guardando il numero di utenti che l’hanno già richiesta – e sopratutto sui propri amici, guardando quanti hanno interagito con l’offerta e con il brand. Questo approccio fa sì che il brand possa scavalcare lo scoglio della diffidenza, utilizzando le persone e gli amici degli utenti come endorser del prodotto che promuovono.
Novità per i risultati di ricerca di Twitter
Da circa una settimana Twitter ha finalmente dato il via al rollout di una nuova funzionalità che consente di visualizzare nei risultati di ricerca anche Tweet antecedenti agli ultimi 7 giorni, sia che si ricerchi per hashtag sia per chiave di ricerca di argomento composta. Effettuando una ricerca specifica sarà quindi possibile ottenere risultati più rilevanti, completi ed efficaci. Occorre comunque specificare che anche scegliendo la visualizzazione dei risultati come “Tutto” e non come “Top” non avremo comunque lo spaccato completo dei tweet inerenti un dato hashtag o argomento ma solo una piccola percentuale degli stessi selezionata da Twitter in base alla popolarità dei contenuti, calcolata tenendo conto dell’engagement generato in termini di retweet, aggiunta ai favourites e così via. Qui trovate i dettagli rilasciati dal blog ufficiale di Twitter.