Facebook Home: le persone e le conversazioni prima di tutto
Poche ore fa, Facebook ha presentato Facebook Home, una novità molto interessante. Si tratta di un gruppo di applicazioni pensato per mettere le persone al centro dell’esperienza mobile. Una delle caratteristiche principali la personalizzazione della schermata visibile quando lo schermo non è ancora stato sbloccato: durante la presentazione di ieri, Zuckerberg, ha dichiarato che mediamente guardiamo il “lock screen” 100 volte al giorno.
Perché non utilizzare la schermata che si vede più spesso quindi per dare visibilità a ciò cui teniamo di più? I nostri amici, le nostre connessioni e le nostre conversazioni. Attraverso Facebook Home, il più grande social network del mondo non si propone di diventare un sistema operativo mobile per essere sempre presente nell’esperienza delle persone. Fa un passo ancora più importante: si pone come primo elemento dell’esperienza mobile, prima di tutto il resto.
Un’altra funzionalità importante è quella di Chat Heads: una soluzione che permette alla chat di Facebook di comparire durante l’utilizzo di altre app, attraverso i volti delle persone che parlano con noi: compaiono quando ci parlano.
Facebook Home presenta anche una soluzione per mostrare le notifiche di Facebook più rilevanti e un “app launcher” per gestire le proprie applicazioni.
In una intervista a Wired, Zuckerberg ha dichiarato, riguardo Facebook Home:
Facebook occupa una posizione interessante a livello mobile. Non siamo un sistema operativo, ma non siamo solo una app. Su Facebook le persone passano il 23% del tempo speso sugli smartphone. Le applicazioni che vengono dopo Facebook sono Instagram e Google Maps, che sono al 3%. Durante gli ultimi 18 mesi, ci siamo concentrati nel costruire versioni migliori delle nostre app mobile. Ma il design era ancora molto vicino a ciò che avevamo nella versione desktop. Sapevamo di poter fare meglio.
La soluzione oggi è solo per Android e non è facile immaginarsi come politicamente sia possibile integrarla in iOS, considerato l’approccio di Apple alla supervisione di tutta la user experience, ma si intravedono già alcune potenzialità molto importanti:
- Facebook lavora sempre di più sulla propria mission: mantenere tutti in contatto con le conversazioni, gli interessi e le persone più importanti in ogni momento della propria vita;
- Facebook Home non mostrerà “ads” come li immaginiamo oggi (almeno inizialmente, stando alle dichiarazioni di Zuckerberg);
- La nuova soluzione sarà un punto di contatto importante per le persone con tutto ciò che è importante per loro. Solo i brand che riusciranno a essere più rilevanti e a costruire una community coinvolta potranno partecipare a un’esperienza così pervasiva nella vita delle persone;
Qual è chiave per le marche che desiderano attivare una relazione rilevante e diretta con le persone, anche in un contesto così integrato con ogni momento della nostra vita? Mantenere un alto livello di engagement, sviluppando contenuto con un targeting molto preciso, per nicchie, con un forte peso alla componente creativa e visiva sarà molto importante nella conversazione tra brand e community. Le componenti di analisi, di strategia e di creatività applicate alla conversazione e ai social media sono, in questo senso, ancora più importanti.