Thank God We Are Social #97
Buongiorno a tutti e benvenuti al consueto appuntamento social del Sabato, il #tgwas che tra pochissimo festeggierà il suo 100° compleanno!
I Classici della pubblicità, reinventati
Eoin Conlon su Behance ha re-interpretato (in chiave leggermente ironica) alcune delle più famose pubblicità di sempre immaginando come potrebbero apparire oggi.
Questo è il motivo per cui, come i nostri clienti sanno bene, per avviare una conversazione non è sufficiente aprire una pagina su Facebook o un profilo su Twitter (o inserire un QR code nei manifesti). Vi rimando alla fonte per gli altri esempi di riadattamenti. Ricordate però di tornare qui e lasciarci un commento facendoci sapere cosa ne pensate.
La vita da sviluppatore
Il mio ruolo in we are social è quello di Social Media Tecnologist e questa settimana, voglio segnalarvi l’intervista a Syd Lawrence su econsultancy, contenente preziosi insight sulle giornate di noi sviluppatori (la differenza principale è che io tendo ad essere più colorito prima della fase in cui si medita se lanciare il laptop dalla finestra) Giorgio e Cristian potranno senz’altro confermare (o smentire ;)).
Al momento come dimostra anche l’interesse di Mashable una delle aree più innovative nello sviluppo di applicazioni web è il Responsive Web Design.
Tweet su “Responsive Web Design #rwd”
Senza entrare troppo nei dettagli tecnici nel termine coniato da Ethan Marcotte in un articolo del 2010 sono racchiuse un insieme di tecniche CSS3 che permettono alla pagina web di presentarsi in maniera ottimale a seconda del device che la sta visualizzando. Per i nostri clienti abbiamo realizzato diversi progetti, ma come tutti i developer sono ancora più carico per i progetti che abbiamo in cantiere al momento… stay tuned 🙂
La fine di Windows XP (e Internet Explorer 8)
Tra gli elementi che, nel campo degli sviluppatori, rappresentano una grande mole di lavoro vi è la compatibilità con i diversi browser, in particolare le vecchie versioni del browser di Microsoft sono capaci di generare dei grossi grossi mal di testa. L’azienda di Redmond è ben consapevole del problema infatti sono diversi anni che cerca di sensibilizzare i propri clienti affinché abbandonino le vecchie versioni.
Sta per succedere lo stesso con Internet Explorer 8, destinato ad andare in pensione assieme a Windows XP tra circa un anno (l’8 Aprile 2014 finirà il supporto esteso).
Alcune aziende, tra cui Google hanno politiche più restrittive per cui non viene garantita la compatibilità con versioni antecedenti alla 9 da già qualche mese.
Microsoft è consapevole dal partire svantaggiata e dover ribaltare una percezione acquisita per ciò che riguarda il proprio browser, infatti la (bella) campagna che accompagna da qualche mese Internet Explorer 10 si chiama il browser che amavi odiare. Questo è il mio video preferito:
Pianifica la tua fine
Come detto siamo a meno di un anno dalla morte di Internet Explorer 8 e Windows XP. Cosa succederà ai loro profili social dopo che avranno esalato l’ultimo respiro? Dall’aldilà sarà difficile gestirli…
Questo solo se non si è fruitori di servizi Google: l’ultimo tool lanciato da Mountain View infatti serve per pianificare cosa succederà dopo la propria fine. Il suo nome è Inactive Account Manager.
Fino a questo momento ho scherzato, ma la crescente importanza nella vita di ciò che facciamo sui servizi on-line rende, questo tool un’aggiunta molto importante che colma una grossa lacuna: come premesso anche nel post a non molti di noi piace pensare alla morte, tantomeno alla propria, pianificare però quello che succederà dopo è importante per chi rimane.
Voi cosa pensate? Credete che anche altri servizi seguiranno questo trend?
E anche per questo sabato social è arrivata la fine, non nel senso drammatico che abbiamo visto sopra fortunatamente… A presto.