Mercoledì Social #158
Hello everybody!
Bentornati al nostro consueto appuntamento di metà settimana con le ultime news sul social web. Cercate un modo per sopravvivere alle prime alte temperature in ufficio? Prendiamo una boccata d’aria con l’attesissimo Twitter Music, Social Caring, Bad Ads, EdgeRank spiegato da un testimonial d’eccezione (spoiler) e chiudiamo con gli avvenimenti di Boston.
Twitter Music
Twitter music non è ancora disponibile ufficialmente, ma continuano ad uscire indiscrezioni sul nuovo servizio di digital music streaming. Le prime voci riguardano la data di uscita, ormai davvero prossima: si parlava di un possibile lancio in occasione del Coachella music festival, di fatto non avvenuto, mentre altri parlano della prossima settimana.
La mancanza di informazioni contribuisce a far crescere l’attesa e a far nascere diverse ipotesi tra la community, come la doppia interfaccia (web e app separata) e l’integrazione tra questa app e Youtube, iTunes, Spotify, Vevo e SoundCloud. Chissà se i ragazzi di Jack Dorsey avranno guardato al successo di Spotify per sviluppare o migliorare il proprio progetto, dite la vostra nei commenti 😉
Social Caring
La tendenza dei consumatori di ricercare un contatto con i brand attraverso i canali social è sempre più diffusa: per gli utenti ricevere assistenza diretta e personalizzata è un valore aggiunto, anche in fase di decisione d’acquisto, mentre per i brand è un servizio che se strutturato permette di gestire la conversazione online al meglio, evitando crisis e perdite in reputation. L’ultima analisi di SocialBakers ci segnala quanto sia stato recepito il tema dai brand ed i grandi passi avanti, su scala worldwide, in termini di Response Rate negli ultimi tre trimestri.
Negli ultimi nove mesi la crescita del Response Rate, ovvero il numero di richieste della community gestite e moderate in rapporto al tempo impiegato per rispondere, è cresciuto del 100%, con particolare incremento nel settore finance, fashion e fast-moving consumer goods.
Quale settore secondo voi in Italia dovrebbe investire di più in social caring? Segnalatelo nei commenti.
L’impatto del Customer Service
Sappiamo da tempo che la brand reputation e la gestione del caring online influiscono direttamente su brand preference, vendite e loyalty. Ma qual è esattamente l’impatto del customer service sul vostro business? A questa domanda ha cercato di rispondere Zendesk che ha cercato di quantificarne le conseguenze sul lungo termine, riassunte in un’infografica.
Interessante il dato riguardante il ruolo dei social media, canale dove i rapporti tra persone>brand, brand>persone e tra le persone portano a sviluppare in maniera naturale la conversazione e a condividere le esperienze.
Facebook EdgeRank
EdgeRank è per definizione l’algoritmo sviluppato da Facebook per gestire i contenuti visualizzati dagli utenti nel newsfeed; ma come funziona nello specifico? Per rispondere a questa domanda ci sono ormai diversi articoli disponibili online (come questo) che presentano i vari parametri da cui è influenzato e come comparire con più frequenza nel newsfeed degli utenti ma nessuno, prima d’ora, aveva mai pensato di coinvolgere uno dei supereroi più celebri, Batman, per semplificare il concetto e renderlo comprensibile a tutti. Riuscirà il Cavaliere Oscuro in questa difficile missione? La creatura di Zuckerberg si dimostrerà un avversario più ostico di Jocker o Pinguino? Giudicate voi stessi!
Bad ads & Social media
Ok, mettiamo il caso che Batman abbia risolto ogni vostro dubbio su EdgeRank e siete pronti per condividere dalla vostra Facebook Page un contenuto, come fare per promuoverlo sui social ed incrementare reach/interazioni? Come spesso accade nell’evoluzione dei media, anche per i social si sta verificando un fenomeno tipico dei canali tradizionali, come TV, radio e stampa, ovvero l’interruzione dell’esperienza e la conseguente perdita dell’attenzione dell’utente. Non basta difatti comprare visualizzazioni ed interazioni per ottenere una campagna efficace, ma bisogna focalizzarsi sulla creazione del contenuto e la cura del suo formato, che sono sempre più importanti per non annoiare la community con update poco rilevanti. Proprio sul tema della noia è incentrata l’ultima analisi di InsightsOne che ha portato alla luce come sempre più utenti sono sottoposti a messaggi noiosi, artefatti e fastidiosi.
I canali in cui questo fenomeno si presenta più spesso sono TV e strumenti web tradizionali, come banner, pop-up ads e direct email, ma non è da sottovalutare il dato, in crescita nel 2013, dedicato ai social media. Un motivo in più per investire sui social con un approccio diverso dal web tradizionale, volto a promuovere la conversazione.
Pixel Dropr
Un nuovo plug in per Photoshop ha tutta l’aria di voler rivoluzionare il mondo dei tool per web designer, inserendo un nuovo livello social, basato sulla condivisione e sulla open source. Il software, creato da UI Parade, permette ai designer di creare delle e proprie collezioni di icone, illustrazioni, foto e bottoni che possono essere caricate ed utilizzate gratuitamente. Scopriamo come funziona:
http://vimeo.com/59343034
#prayforBoston
Come abbiamo visto più volte, le dinamiche social si innescano sempre di più nella vita quotidiana delle persone come nei grandi avvenimenti che la sconvolgono. Nelle prime ore successive alla tragedia di Boston Google ha lanciato lo strumento di ricerca Person Finder per coloro che vogliono ricevere notizie su persone scomparse tra le strade della maratona. Il Boston Marathon Person Finder consente di scegliere tra le opzioni “Sto cercando qualcuno” oppure “Ho informazioni su qualcuno” per lasciare tracce importanti e utili durante le ricerche di persone disperse. Nella pagina sono anche presenti indicazioni per mettersi in contatto con le autorità locali. Lo strumento era già stato lanciato con successo nel gennaio 2010 a seguito del terremoto di Haiti.
Pochi minuti dopo le esplosioni, le persone hanno cominciato ad utilizzare Facebook non solo per condividere news sull’attentato, ma anche per sostenere chi ne è stato coinvolto e donare alla American Red Cross. La pagina Facebook ufficiale della Boston Marathon è stata utilizzata dagli organizzatori per confermare che le esplosioni sono state causate da due bombe:
Su Twitter è stato lanciato dalla Boston Police Department l’hashtag #tweetfromthebeat per raccogliere tutte le foto ed i video creati dai testimoni diretti, in modo da aiutare le forze dell’ordine a ricostruire l’accaduto. Ogni contributo creato dagli utenti può essere utile per ricostruire questo complesso puzzle di informazioni ed identificare gli autori.
Testimonianze che sono state pubblicate anche da Dennis Crowley, co-founder di Foursquare, che trovandosi a correre la maratona ha dato vita ad un vero e proprio live tweet direttamente dal suo profilo personale. Dopo le esplosioni, Crowley ha rassicurato i suoi familiari ed i suoi quasi 63.000 follower ed ha aggiornato la community in tempo reale sugli eventi.
Infine, ci sentiamo di dedicare un pensiero alle vittime dell’attentato. Bersagli innocenti di chi ha voluto trasformare una giornata di sport per famiglie in un evento così drammatico. Probabilmente è banale, ma davanti a queste scene non ci stancheremo mai di provare sconcerto e commuoverci.
La cosa migliore da fare per onorare le vittime? Iscriversi alla Boston Marathon 2014.
Grazie a tutti, non dimenticate di farci sapere cosa ne pensate del nostro Mercoledì Social nei commenti.. alla prossima!