Un contenuto è per sempre. O per pochi minuti.
Quando un post viene pubblicato su una pagina o su una timeline, l’algoritmo di Facebook (conosciuto come EdgeRank) definisce chi lo visualizzerà nel proprio news feed. Ci sono molte variabili che concorrono in questo processo, ma soprattutto:
- Quanto la community sta reagendo al post: i contenuti social con più like, share, commenti vengono amplificati dall’algoritmo e diffusi maggiormente;
- Quanta “concorrenza” esiste al momento della pubblicazione: se un post compete con contenuti più rilevanti per la community verrà visualizzato meno;
Una recente analisi di SocialBakers evidenzia che il 50% del reach di un post Facebook si verifica nei primi 30 minuti. Per questo motivo, prima di pubblicare è importantissimo considerare due aspetti.
- Quando pubblicare, su quale canale e con che tipologia di contenuto (testo, link, video, foto, question…): attraverso un’analisi quantitativa è possibile ricavare indicazioni utilissime a questo scopo;
- Quale contenuto pubblicare: l’approccio creativo a livello concettuale e a livello di produzione è uno degli strumenti migliori per fare sì che i post vengano notati e generino reazioni;
Essere reattivi e focalizzati sul “tempo reale” è importantissimo per i brand che vogliono raggiungere una community ampia ma con un alto livello di affinità alla conversazione sviluppata.
Contenuti con una vita breve, quindi? Non solo: ci sono contenuti social che hanno un respiro di lungo termine e che guadagnano visibilità grazie alla fiducia accordata dalla community. Questo tipo di contenuto è presente ormai da anni nel panorama social: pensate a Yahoo! Answers e Quora. Si tratta di social network che fanno emergere contenuti in base alla rilevanza rispetto a una tematica, tenendo in considerazione l’autorevolezza di chi ha preparato il contenuto.
Ieri abbiamo assistito a un nuovo passo in questa direzione, con l’introduzione di Klout Experts, un servizio che permette agli esperti su temi specifici di offrire le proprie risposte a domande poste dagli utenti. Questo servizio è ancora più interessante se si considera l’integrazione con i motori di ricerca (anche se per ora solo Bing).
L’elemento di fiducia personale è ciò che caratterizza questo tipo di contenuti: coinvolgere le persone legate alla marca nello sviluppo di un rapporto di fiducia con la community offre visibilità alla marca stessa. In questo caso non è il brand direttamente a parlare, ma chi ne fa parte.
Contenuti social a lungo termine a breve termine sono complementari: definire una strategia per svilupparli entrambi partendo dagli obiettivi di marca e dall’analisi delle abitudini del target può fare la differenza per tutte le marche che vogliono attivare una conversazione con la propria community.