Thank God We Are Social #112
Questo non è il solito TG WAS. È un TG WAS un po’ più hot del solito.
Sempre di novità e curiosità social si parla, tranquilli, ma con una sana punta di erotismo. Non vedevo l’ora di scriverlo e fatemelo scrivere: i contenuti di questo articolo potrebbero essere inappropriati per gli under 18.
Bene, se state ancora leggendo, siete vecchi ma almeno potete accoccolarvi tra i cuscini, abbassare le luci e lasciarvi sussurrare queste news all’orecchio.
Ciao tipa, chattiamo?
Un’ossessione negli atenei USA che arriva in Italia in punta di piedi e sottoveste. Si chiama Tinder e non è certo la prima app di dating online… Eppure sta diventando un cult. Perché?
I motivi sono due: facilità elementare e superficialità imbarazzante. L’app con un sistema di geolocalizzazione crea un elenco dei single nelle vicinanze (fino a 50 chilometri) e il gioco è fatto… Anzi è appena incominciato.
Sfogli le loro foto come fossero figurine e clicchi X o cuore a seconda del gradimento. Se entrambi i cuori solitari si piacciono, Tinder li mette in contatto tramite una chat.
Funziona? Non lo so, io ho parlato con un dentista a cui piacciono i labrador, un palestrato con foto in costume e un tizio che ad ogni mia domanda ha risposto “Quando ci vediamo?”.
La prima volta dei Google Glass
“Si può fare porno su qualsiasi cosa, purché esista”. I Google Glass esistono. C’è un porno con i Google Glass. Un sillogismo che fila liscio e ci porta diretti alla notizia più fetish di questo post.
Google aveva negato la possibilità di introdurre porno tra le app per i propri occhiali. Ma quando l’industria a luci rosse si è fermata davanti a qualcosa?
Mai, tantomeno davanti ai cervelloni di Google: è bastato un attimo di distrazione e MiKandi ha girato il primo porno con Google Glass. Ecco il trailer che vede come protagonisti James Deen e Andy San Dimas.
Occhiali tecnologici e vita intima: sarà davvero curioso vedere cosa succederà quando potremo fare live twitting di ciò che accade anche in camera da letto…
Finché status non ci separi
A questo punto: se Tinder ci ha fatto conoscere e i Google Glass ci hanno fatto andare più a fondo… È tempo di fare il grande passo.
La premura di una sposa un tempo era non inciampare nel vestito. Oggi? Aggiornare il proprio status sentimentale su Facebook: una coppia su dieci lo fa addirittura a pochi minuti dal sì. Altrimenti è come se fossi ancora una zitella single inacidita.
E come si comportano gli invitati in questi matrimoni sempre più 2.0? Tutti hanno il dovere di postare le foto della cerimonia in tempo reale (il 62% di amici e parenti lo farà). E la luna di miele? Documentata con Instagram e Foursquare ovviamente.
Ma che fine ha fatto lo sposo? Lui probabilmente sarà comunque quello sbronzo.
Il video più hot dell’estate
Chiudiamo il nostro TGWAS alzando il testosterone a tutti i nostri lettori. Ecco il video che vi serve…
Attualmente “Blurred Lines” è al top di tutte le classifiche ma Robin Thicke è stato accusato da diverse charity di aver banalizzato lo stupro, reso la donna “oggetto” e essere sessista.
Meno male che il web offre anche qualche parodia dell’erotismo un po’ plastico delle etichette discografiche. Questa è la versione dei Mod Carousel, gruppo di boylesque, dove quelli in mutande, sono gli uomini.
Questo TG WAS dedicato all’eros, finisce qui.
Vi lascio alla vostra sigaretta e vi auguro un weekend all’altezza della temperatura di queste news.