Mercoledì Social #169
Benvenuti al centosessantanovesimo Mercoledì Social, l’appuntamento fisso per gli appassionati di social web: passiamo senza indugio alle notizie più interessanti della settimana.
Twitter: 140 caratteri + 1 immagine
Novità dal mondo di Twitter: il social network di San Francisco sta cercando un modo di mostrare in maniera più evidente nello stream i contenuti visivi legati ai tweet degli utenti. Mentre fino a oggi per vedere l’immagine collegata bisogna cliccare sul tweet stesso, la sperimentazione attuale prevederebbe una piccola anteprima subito visibile alla destra del tweet, un gancio visivo che contribuirà ad attirare maggiormente l’attenzione dei lettori.
Che le immagini siano sempre più importanti nel mondo dei social network lo sapevamo già. Ma se anche Twitter – che ha fondato la sua fortuna basandosi esclusivamente su contenuti testuali – inizia a muoversi su questo fronte, allora è giunto il momento di fare una riflessione più approfondita sul ruolo dei contenuti visivi. Per approfondire vi segnaliamo questo articolo.
Meglio a colori o in bianco e nero? Quali immagini funzionano su Pinterest
Non solo quantità quindi, ma anche qualità. Quali sono le immagini che funzionano di più? Grazie all’analisi su oltre 500.000 pin condotta da Curalate, un tool di analytics per Pinterest e Instagram, ora sappiamo che le immagini colorate in rosso e arancione ottengono il doppio dei repin di quelle blu. In generale, più le immagini sono colorate, più vengono condivise. Un dato importante anche sul taglio dell’immagini: un rapporto 2:3 sembra essere quello ideale per la condivisione su Pinterest. E sembrerà incredibile, ma le immagini senza volti umani sono condivise il 23% in più rispetto a quelli dove il viso è inquadrato. Qui potete leggere l’analisi completa.
Quale schermo sta guardando lo spettatore?
Continuiamo il discorso della scorsa settimana su social TV e second screen, vi segnaliamo una ricerca di Nielsen che analizza le modalità di utilizzo di tablet e smartphone durante la visione di programmi televisivi: semplici distrazioni da film o match noiosi o validi strumenti per un maggior godimento delle proprie passioni?
Il dato più interessante è che a livello globale, quasi la metà dei possessori di smart device lo usa tutti i giorni mentre guarda la TV. Con i tablet, la ricerca e la navigazione generiche sul web sono le attività più diffuse. Ma è pur vero che circa il 50% degli intervistati afferma di usare il proprio tablet per cercare informazioni relative allo show in onda. Una persona su cinque segue invece le conversazioni sullo show tramite i social network.
Di seguito il grafico completo del sondaggio:
Interfacce digitali fantascientifiche
Nell’attesa di poter controllare con i nostri second screen ciò che succede sul piccolo schermo in maniera più profonda, vi segnaliamo Kit FUI una raccolta di interfacce digitali immaginarie, tratte da film e serie TV. Molti film di fantascienza hanno provato a prevedere come ci confronteremo con i robot, computer e dispositivi digitali del futuro, in alcuni casi indovinando e anticipando clamorosamente i tempi: pensate al comando vocale imperfetto del nonno di Siri, HAL9000 di 2001: Odissea nello spazio oppure alle “touch gestures” ante-litteram sugli schermi di Minority Report, un tempo visionarie e oggi tanto comuni da essere naturali anche per i bambini. Chi avrebbe potuto prevederlo appena dieci anni fa? Chissà che fra le invenzioni di questi film non si nasconda il prossimo grande passo nel rapporto tra umani e macchine dopo i touch device portatili…
Orientarsi nel panorama social con il Prisma della conversazione
No, non si tratta di un amuleto magico, ma di una complessa e bellissima infografica che vi aiuta a capire a cosa servono i maggiori servizi social del mondo e che tipo di conversazioni vi avvengono. Vi confondete sempre tra tumblr, twitter e flickr? Cercate le foto dei vostri amici su Spotify? Niente paura, nella versione aggiornata del Conversation Prism troverete i social network più adatti allo scopo che desiderate ottenere, organizzati per ambiti e categorie di riferimento: dal microblogging ai social marketplace, ce n’è proprio per tutti i gusti per chi ha voglia di dire e fare qualcosa sul social web.
E con questo arcobaleno vi diamo appuntamento alla settimana prossima!