L'importanza dello storytelling in tempo Reale (in tutti i sensi)

News
Luca Della Dora

È nato, e come un fake account della Regina Elisabetta II, ha twittato a pochi minuti dal parto: la successione della dinastia Windsor è al sicuro. L’account di Clarence House – quello reale (in tutti i sensi) – ha seguito in diretta tutte le fasi che hanno preceduto e seguito la nascita del futuro Re del Regno Unito, lanciando anche un hashtag dedicato per dargli il benvenuto (#WelcometotheWorld).

Questo, ancora una volta evidenzia l’impatto del social web sulla vita delle persone, sia nella vita di tutti i giorni, sia in concomitanza di eventi come questo.


Instagram – The British Monarchy

Durante la prima ora di vita del #RoyalBaby sono stati pubblicati +1 milione di update attraverso Facebook, mentre su Twitter l’hashtag #royalbaby superava i 900 mila tweet a poche ore dalla nascita, con un picco di 23.000 tweet al minuto negli attimi successivi all’annuncio. Ovviamente gran parte dei contenuti è stato condiviso da persone residenti in UK, US e Canada, seguiti immediatamente da italiani e francesi.

Questa premessa è utile a capire perché i brand siano stati così attenti a reagire alla notizia, dando a loro volta il benvenuto al mondo del nuovo membro della famiglia Windsor: ancora una volta Oreo è stato uno dei brand più brillanti nel creare un contenuto in tempo reale, ma non è stata l’unica marca a cavalcare il trend.

Ecco alcuni degli esempi che ci sono piaciuti di più:

Oreo

 

Coca-Cola

 

Magnum

 

Starbucks UK

 

E per finire, quello che personalmente preferisco, Pampers:

 

Insomma, se è vero che un evento del genere può essere ritenuto da molti troppo chiacchierato in relazione a ciò che accade nel mondo ogni giorno, è innegabile che per le marche sia sempre più importante essere in grado di seguire i trend del momento e prendere parte alle conversazioni, facendo attenzione a farlo con gusto e coerenza (evitando cioè alcuni scivoloni, che anche questa volta non sono mancati, come evidenziato da AdAge).

È importante che le conversazioni a cui le marche decidono prendere parte siano in linea con lo storytelling creato dal brand, sia a livello di interessi e abitudini delle persone che si desiderano coinvolgere, sia in relazione al territorio in cui la marca vive.