Facebook "bigger than TV" e i video da 15 secondi
Pochi giorni fa Sheryl Sandberg, COO di Facebook ha dichiarato i risultati di uno studio secondo cui 88 persone su 100 utilizzano attivamente Facebook durante il prime time televisivo. Ora, uno studio di Nielsen ha rilevato che, negli Stati Uniti, nella fascia demografica tra i 25 e i 34, il numero di persone raggiunte tramite Facebook è “comparabile o superiore” a quello raggiunto dai principali quattro network televisivi.
Fred Leach, Head Measurement and Research di Facebook, ha evidenziato che questi risultati permettono a chi si occupa di marketing di vedere diversamente il social network: da canale di nicchia come era considerato pochi anni fa, a un mezzo fondamentale per raggiungere un numero molto rilevante di persone. Su Facebook rimane fondamentale costruire una community con un alto livello di coinvolgimento attraverso numerose micro interazioni significative, ma questo approccio si applica a un target sempre più allargato e ormai paragonabile a quello televisivo su varie fasce demografiche.
Secondo Bloomberg, Facebook sembrerebbe anche in procinto di introdurre un nuovo formato di promozione del contenuto: brevi video da 15 secondi. Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha spostato già due volte la data di introduzione del nuovo formato: insieme Carolyn Everson, Head of Global Markting di Facebook, vuole essere certo che l’esperienza utente non sia appesantita dal nuovo formato. Le caratteristiche più importanti saranno la facilità d’uso all’interno del contesto social in cui si inseriscono e alta qualità dei video.
Non si tratterà del concetto tradizionale di spot da 15 secondi inserito nel newsfeed: i brand che sceglieranno di utilizzare questa soluzione come uno spazio media in cui inserire una semplice declinazione dello spot non otterranno risultati interessanti perché non sfrutteranno al meglio le potenzialità che offre il social network. Si tratterà invece di sviluppare una conversazione (anche) attraverso un formato di video breve.
Ma quali sono le principali caratteristiche di un video realizzato per inserirsi molto bene in questo contesto?
- Rilevanza: lo studio del target prima di pianificare la strategia sarà ancora più importante per stimolare l’interazione. Un contenuto non ideato precisamente per chi lo utilizzerà non genererà interazioni;
- Strategia: il contenuto video non potrà essere immaginato come “standalone”, ma dovrà essere parte di una conversazione. Un dialogo che potrà estendersi nel tempo (prima e dopo i 15 secondi di video), nella rete di conoscenze (coinvolgendo le persone collegate a chi interagisce), nello spazio (su altri canali esterni ai social network);
- Serialità: i video saranno più efficaci se parte di una serie, secondo un approccio per cui una relazione si costruisce attraverso numerose brevi interazioni, più che con un singolo contenuto;
- Creatività: pensare a un singolo contenuto video che sviluppa un intero concetto creativo in 15 secondi rimane importante, ma la creatività funzionerà meglio se avrà una natura “social”, fondata sulla condivisione e la conversazione già alla base;
Questi elementi sono validi se applicati ai video ads che Facebook potrebbe lanciare a breve, ma sono in realtà molto importanti per ogni marca che voglia approcciare sviluppare una conversazione sui canali social attraverso formati video.
Esistono già molti brand che stanno sperimentando nella creazione di una conversazione con brevi video di 15 secondi, tra cui Ben and Jerry’s, Intel, Jobs e Gap