Thank God We Are Social #117

News
davide.gonzato

Carissimi appassionati e fedeli lettori del nostro TGWAS, anche questa settimana abbiamo selezionato per voi alcune delle migliori curiosità e novità social emerse in questi ultimi giorni. Pronti?

Infografica, che passione!

Diciamoci la verità: arrivati a questo punto di infografiche ne abbiamo viste davvero di tutti i tipi. E più di una ci ha anche fatto seriamente interrogare sulla reale necessità e ragion d’essere…

Infografica

(cliccate sull’immagine per vederla completa)

Detto questo, che lo strumento in questione sembri destinato a un’inarrestabile diffusione è ormai una certezza. Ma a quanti voi è capitato di chiedersi davvero il perché? Cosa si nasconde di così eccezionale e assolutamente irresistibile dietro a tutte quelle frecce, colori, disegni, linee continue e tratteggiate? Ci dovrà pur essere una spiegazione scientifica legata al fenomeno no?

Detto fatto. Il team di NeoMamStudios ne ha individuate ben 13 di buone ragioni che rendono l’infografica un’infallibile strumento per la diffusione delle informazioni.

E indovinate un po’ la forma con la quale hanno rappresentato poi i risultati…cliccate qui.

The scientific power of music

Se vi è piaciuto trovare un senso scientifico al precedente quesito, sono sicuro che troverete altrettanto interessante questo.

Avete presente quell’irrefrenabile energia che vi mette quella vostra canzone preferita di cui avete consumato il file Mp3 a furia di ascoltarla? O quella totale pace che trovate in metropolitana bombardandovi di decibel, anche quanto siete stretti come sardine e l’aria non è certo quella d’alta montagna?

Ecco. Ma cosa c’è nella musica di tanto straordinario da farci sentire così bene ed energici?

Ce lo spiegano i ragazzi di AsapScience con questo video.

Warning: purtroppo la stessa motivazione vale anche per quell’odioso motivetto di cui non riuscite a liberarvi, quindi arrendetevi. Passerà da solo…

 

Mobilità cittadina, sempre più social.

Che il motivo del boom che sta vivendo il fenomeno del mobility sharing sia da attribuire a una certa attenzione ecologica o al fatto risparmiare tempo o denaro (o possibilmente entrambi!), poco importa.

Il dato di fatto sotto gli occhi di tutti noi è che questo tipo di soluzione è ormai una scelta molto diffusa nella mobilità in diverse città italiane e non solo. Le possibilità messe a disposizione dalla recente tecnologia, associate all’ormai importante diffusione degli smartphone e dei servizi a questi collegati, stanno rendendo per le persone l’approccio a questo tipo di servizi sempre più semplice, immediato e fluido.

Ultimo esempio in ordine di apparizione per chi vive a Milano è Car2Go, il nuovo servizio di car sharing finalmente approdato anche in Italia dopo aver già rivoluzionato la mobilità in città come Londra, Berlino, Vienna, Toronto e molte altre. Vi basterà una tessera elettronica,  l’app dedicata scaricata sul vostro smartphone e il gioco è fatto, sarete subito a bordo di un modo di spostarvi in città del tutto nuovo.

E invece il mondo delle due ruote e pedali come si sta organizzando?

Interessante da un punto di vista di social sharing è l’esempio di Bikedistrict, la prima mappa interattiva italiana che suggerisce all’utente le strade più adatte alla circolazione in bicicletta, evitando percorsi accidentati e potenzialmente pericolosi.

bike_district

Il sistema di valutazione e integrazione social dato dalla piattaforma, che permette di commentare ogni tratto stradale percorso a beneficio sia vostro che degli altri utenti, ne fa un pratico e interessante esempio di mappa interattiva e collaborativa. Così che gli utenti possano non solo tener conto dei giudizi positivi o negativi espressi in precedenza dalla community, ma anche trovare direttamente in mappa informazioni relative a servizi ed esercizi commerciali utili a chi si sposta in bicicletta. Come per esempio indirizzi, orari di apertura, website, ma anche localizzazione e status delle colonnine di del servizio di bike sharing cittadino e perfino dove potete trovare la fontanella più vicina se la pedalata vi sta mettendo a dura prova!

Questo di Bikedistrict era solo un esempio (per una volta qualcosa made in Italy!), perché sono ovviamente già numerose le soluzioni individuate da altre città nel mondo che si stanno adoperando altrettanto per rendere anche la loro mobilità sempre più social. Volete sapere come l’ha interpretata la città olandese di Utrecht?

 

@paninoconlasalamella

Se tutto questo pedalare (seppur solo metaforico) ha messo già anche a voi come al sottoscritto un certo appetito, leggerete sicuramente di gusto la prossima news che lega mondo del food a quello dei social media.

No, questa volta non si parla di un nuovo social network della forchetta, di un innovativo blog culinario o dell’ultimo hashtag su Instagram da veri pornografi alimentari, bensì di come un food truck (sì esatto, i nostri paninari unti delle 5 del mattino) sia diventato il terzo più influente account twitter di tutta Los Angeles.

Food Truck

Come? Semplice, applicando la buona (e sempre più nota ai brand) regola che mette l’utente al centro della conversazione, che gli permette di partecipare attivamente e soprattutto di essere ascoltato.

E così il buon Dave Danhi di “GrillCheeseTruck” non solo aggiorna gli utenti della propria community social con gli orari e le puntuali indicazioni sugli spostamenti del furgone, ma dà loro modo anche di partecipare attivamente potendo fare richieste sui loro panini preferiti, sulle integrazioni che vorrebbero trovare nel menù o sulle fermate cittadine che vorrebbero venissero aggiunte. Davvero ben fatto!

 

Shhhh, hai sentito anche tu?

Ai più “naturisti” di voi che probabilmente questa estate non si trovavano a party sfrenati in spiaggia e non hanno utilizzato la famosa app Shazam per individuare l’ultima hit che li stava facendo dimenare come forsennati, e che anzi al contrario si trovavano immersi a stretto contatto con la natura per ascoltarne nel silenzio tutti i suoni, beh sappiate che ora esiste anche per voi un’app che funziona con lo stesso principio.

CicadaHunt è un’app realizzata dagli studiosi della University of Southhampton in grado di individuare la tipologia di insetto che vi circonda in base al suono emesso.

Cicada Hunt

Oltre ad avere sicuramente una forte valenza da un punto di vista di scientifico, poiché i dati raccolti dalla app potranno essere condivisi in modo da creare delle mappe con le aree di diffusione delle diverse specie, l’interesse per questa nuova app è per tutti i futuri impieghi che se ne potranno fare quando il database, com’è nelle intenzioni dichiarate degli sviluppatori, sarà allargato con l’integrazione dei suoni prodotti non solo da molte altre varietà di insetti, ma anche di animali.

Così sarete sempre in grado di sapere se quell’ombra che vedete avvicinarsi alla vostra tenda appartiene a un lupo o a un orso…

Buon weekend e alla prossima!