L'insignificante importantissimo annuncio di Facebook
Poche ore fa, Facebook ha annunciato alcune novità che hanno un impatto sul news feed: lo strumento principale attraverso cui Facebook gli aggiornamenti rilevanti ai propri utenti.
L’annuncio è stato etichettato da molti come poco rilevante, quasi una conferma di ciò che si conosceva, ma si tratta – in effetti – di una conferma molto importante, decisiva per il futuro delle marche su questo canale social.
Le persone di Facebook hanno raccontato come funzionano alcuni pilastri alla base dell’algoritmo che decide cosa visualizzare nel news feed di ciascuna delle persone che si connettono:
- Story Bumping. Questo è il curioso nome della prima nuova caratteristica dell’algoritmo: finora, nella maggior parte dei casi, dai news feed venivano esclusi contenuti non nuovi. In altre parole: una conversazione rilevante poteva sfuggire semplicemente perché non recente. Story Bumping è una soluzione per cui le storie rilevanti, recenti ma non nuovissime, che non abbiamo ancora letto, ci vengano mostrate;
- Last Actor. Nuovo nome curioso, nuova funzionalità: l’algoritmo premierà le 50 pagine / persone con cui abbiamo interagito, attribuendo ai loro contenuti un livello di rilevanza maggiore, a parità di tutte le altre condizioni;
- Chronological by Actor: Tutti gli aggiornamenti della stessa pagina / utente saranno proposti in ordine cronologico. Questo consentirà una consequenzialità importante per lo storytelling che le pagine possono affrontare;
Questi dettagli non stravolgono il funzionamento dell’algoritmo di Facebook che conosciamo, ma sono un’importante conferma per le marche che vogliono sviluppare una relazione con la propria community.
Si tratta di caratteristiche che premiano le pagine che hanno un livello di engagement alto: mostrando alle persone più aggiornamenti delle pagine con cui si è sviluppata un’interazione e portando in primo piano le storie e le conversazioni (recenti ma non necessariamente le ultime) che possono essere interessanti per la community.
Mediamente ogni utente quando si collega, avrebbe circa 1500 conversazioni e storie da visualizzare. Dal momento che lo spazio nei news feed è limitato, l’algoritmo permette di ricercare e selezionare le più rilevanti. Lo spazio non aumenta, ma incrementano le visualizzazioni per quei brand che riescono a coinvolgere la community, a scapito di tutte le marche che non sviluppano una relazione efficace: i contenuti provenienti dalle pagine con un livello di engagement basso verranno visualizzati ancora meno.
C’è chi ha definito questa scelta una punizione per quei brand che non riescono a essere interessanti. Noi sappiamo che studiare la community a cui ci si rivolge e le numerose nicchie che la compongono, identificare obiettivi chiari a livello di comunicazione, marketing e business sono passaggi chiave per sviluppare una strategia di conversazione efficace per le marche.
Solo così, l’approccio creativo della pagina e le tattiche che vengono attivate per stimolare la conversazione, possono consentire un livello di coinvolgimento alto, che permette di raggiungere più persone.