Mercoledì Social #201
Benvenuti con il consueto appuntamento del mercoledì, il mercoledì che vi aggiorna sugli ultimi sviluppi nel mondo del social web.
Twitter Commerce
Secondo re/code Twitter sta per chiudere un accordo commerciale con Stripe (una startup che si occupa di pagamenti virtuali) e con Fancy.com (un sito di e-commerce). Questo, ovviamente, per poter partire con la vendita di oggetti integrata sulla piattaforma. Stripe servirà a gestire la parte backhand mentre Fancy per l’acquisto.
Si tratta di una grandissima novità non ancora confermata (la notizia è, come si dice, leaked), quindi nulla di assicurato, ma tutto molto possibile.
Sono state trovate una serie di immagini che potrebbero dare la notizia come veritiera, ma non hanno ancora una fonte certa.
In queste immagini vediamo come è possibile comprare attraverso dei Tweet particolari e come è possibile, tramite una mappa, tracciare i propri acquisti direttamente dal social dell’uccellino.
La soluzione sarebbe molto interessante anche perché, in teoria, Twitter potrebbe essere un ottimo mezzo anche per consigliare i prodotti da comprare.
Immaginate all’affollamento di sponsorizzazioni e al numero infinito di utilizzo del mezzo in questo senso.
Da questo punto di vista è sempre più importante costruire una conversazione che sia rilevante visto che Twitter non è una vetrina per prodotti.
(grazie a re/code per le immagini)
Twitter: prove di redesign
Come riportato da Mashable, sembra che Twitter stia lavorando ad un redesign della sua piattaforma (almeno da web) che andrebbe – nelle intenzioni – nella direzione di un maggior coinvolgimento degli utenti. La notizia di una serie di cambiamenti che stimolino le persone a passare più tempo sullo stream era giunta qualche giorno fa da Dick Costolo stesso, ma lo screenshot condiviso da Matt Petronzio – Assistant features editor di Mashable – martedì non sembra soddisfare i gusti degli utenti (come dimostrano le conversazioni che menzionano #NewTwitter) soprattutto per i troppi elementi che richiamano Facebook, Pinterest e Google+.
I’m like the social media Kardashian. I’m famous for doing nothing.
— Matt Petronzio (@mattpetronzio) February 11, 2014
Dati: Hashtag su Facebook
Vi ricordate gli hashtag su Facebook? Quanti di voi li utilizzano? E quanti di voi li utilizzano per cercare topic di conversazione?
Proviamo a darvi un overview del mondo hashtag su Facebook da gennaio a dicembre 2013.
(ringraziamo quintly per i dati)
Come vedete dal grafico erano già utilizzati in parte prima che Facebook li lanciasse ufficialmente, e dopo il lancio, hanno avuto un piccolo boom.
Ma non è tutto oro quel che luccica, come si evince dal secondo grafico dopo un periodo in cui si è arrivati addirittura ad un media di 3 hashtag per post, l’amato cancelletto si è stabilizzato ad una media molto simile a quella prima del lancio.
Dopo tutti questi dati, è giunta ora di arrivare ad una conclusione: gli hashtag su Facebook come sono stati percepiti?
Molti si sono chiesti se Facebook non fosse propriamente la piattaforma più giusta per utilizzarli, probabilmente non è così.
La forza di una ricerca per tipologia di parola non è da sottovalutare soprattutto su Facebook, utilissima per filtrare i risultati secondo i nostri interessi.
Qual è il vostro pensiero a tal proposito? Siete convinti che gli hashtag abbiano semplicemente bisogno di una leva differente per essere spinti o non sono sono funzionali al social network?
Shazam e la sua evoluzione
Tutti conosciamo Shazam, e tutti sappiamo a cosa serve.
Citando dalla pagina dedicata all’app sui maggiori webmagazine Shazam è una “Music Identification Technology”.
Una tecnologia di identificazione musicale, ma ora che esistono altri servizi molto simili (vedi Soundhound), come può Shazam evolversi? Come può continuare a fare la differenza?
Semplice, smettendo di essere un semplice hub, soltanto una tecnologia e diventando una destinazione, un luogo dove gli utenti possano rimanere per più tempo e dove possano fare più che ricercare il nome di una canzone.
Grazie alla nuova release Shazam sarà sempre più integrato con il sistema televisivo attraverso dei meccanismi di interazione live, avrà la possibilità di ricercare i testi delle canzoni e quindi di comprarle.
Il tutto andrà a creare un ecosistema e avrà come obiettivo quello di ingaggiare gli utenti ad un livello completamente differente.
Il trend ormai consolidato vuole che i social media siano sempre più integrati con i meccanismi tradizionali (vedi TV), questo non vuol dire che l’uno si debba adattare all’altro ma che insieme debbano percorrere una strada sinergica, dove al centro si attesterà sempre di più il pensiero social, un pensiero che nasce dalle esigenze dei social media e si estende a tutti gli altri mezzi influenzandone la fruizione ed i meccanismi d’ingaggio. (pensate come questo processo è stato in grado di cambiare la tv americana, ormai sempre più sotto l’ala di Twitter).
Il Mercoledì Social numero 201 si ferma qui per oggi, ma tornerà mercoledì prossimo più in forma che mai.