Thank God We Are Social #146

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giorgia.losi

Buondì e buon sabato a tutti!
Eccoci con il TG WAS, prima edizione primaverile del 2014.

Ieri, in caso non ve ne foste accorti, era l’ottavo compleanno di Twitter. Come è successo per i 10 anni di Facebook – qui una diapositiva – anche Twitter ha deciso di festeggiare regalandoci la possibilità di scavare nel passato. Questa volta andando a ripescare il nostro primo tweet, quel piccolo messaggio ormai perso nel flusso dei milioni di migliaia di tweet, forse anche lontano da quello che siamo oggi e, chissà, potenzialmente imbarazzante.

First Tweet

Azionando la macchina del tempo, e controllando subito il proprio esordio – poi da twittare con l’hashtag #FirstTweet che per ora raccoglie più di 300mila tweet – si può quindi risalire al prezioso cimelio.
In una fase successiva ci si può divertire a sbirciare celebrities, gruppi, giornali e magazine, politici, squadre, atleti, brand preferiti e, ovviamente, amici.
Ecco il link, usatelo con cautela! discover.twitter.com.

Anche noi abbiamo fatto un giro, ecco quindi una carrellata di primi tweet:

– partenza seria per @wearesocialit

– esordio degli esordi, il primo tweet della storia by Jack Dorsey

– mani avanti per Whoopi Goldberg

– straight to the point David Cameron che usa subito Twitter per un live e Nike, più inspirational che mai

– inizio con typo per Elijah Wood

– modalità PR per Cameron Diaz

Insomma, si potrebbe continuare all’infinito.

Sempre a proposito di Twitter, si vocifera dell’arrivo di alcune modifiche sostanziali: l’eliminazione della mention di risposta, come si vede in alcune schermate di testing dell’app per Android, seguita dalla razionalizzazione degli hashtag. Staremo a vedere. 

Voltiamo bruscamente pagina e tuffiamoci nel mondo selfie, un fenomeno che sta assumendo proporzioni gigantesche, come aveva previsto il collega Stefano quasi un anno fa.

Forse dovremmo chiederci, da aspiranti sociologi, quale sia l’elemento scatenante che rende le selfie così potenti, pervasive, virali (ops, ho imparato che virali non si dice). Dunque, perché autofotografarsi è così bello? Quale soddisfazione si cela nell’immortalare una posa plastica di sé? Riflettiamoci insieme, e nel mentre osserviamo il video di Dove USA – roba da quasi 5 milioni di view – meritevole di aver sapientemente collegato il narcisismo contemporaneo e la bellezza-a-tutti-i-costi con le debolezze e le difficoltà di percezione di sé stesse tipiche delle donne.

A tal proposito c’è da ricordare anche “The Oscar selfie” di Ellen DeGeneres, che è diventato il più famoso selfie di tutti i tempi, nonché tweet più retwittato della storia, del quale abbiamo parlato qui.

Selfie ovunque. Attualmente, è una delle più diffuse categorie di immagini del web. Questa infografica ha lo scopo di fare un “recap” della situazione e di restituircela in cifre. Guardatela per intero qui.

Infografica selfie

Ci avviamo verso la fine del TG WAS, ma prima diamo un’occhiata a cosa accade in terra scandinava.

Come forse qualcuno di voi saprà, in Finlandia il legame con la natura è molto forte e la mitologia antica è ancora importante, oltre a essere super affascinante. Persino i nomi di persona sono ispirati a boschi, animali e personaggi mitologici. Per avvicinare anche i potenziali turisti a queste peculiarità culturali, il Finnish Tourist Board ha pensato di creare un generatore di identità Finn, il Finngenerator.

Per il momento sono stati più di 300 mila i nomi generati, il che fa ipotizzare che anche le visite al sito VisitFinland non siano state poche. Bella mossa!

Finngenerator

Infine, ecco una chicca per buongustai che non ha nulla a che vedere con il resto dell’articolo ma che ci tenevo a segnalare: Pornburger.me. Così, tanto per rifarsi gli occhi e prepararsi a un weekend di grassi saturi!

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Come amo dire in ufficio… “Eh niente raga”, il TG WAS è finito qui.

Arrivederci alla prossima!