Facebook vs Twitter: il feed selettivo e il feed cronologico
I contenuti che raggiungono le persone su Facebook e su Twitter seguono logiche fondamentalmente diverse ed è molto importante conoscerle per definire una strategia di contenuto che funzioni bene per la community.
Nel primo caso, esiste una vera e propria selezione dei contenuti da parte dell’algoritmo di Facebook, sulla base di regole che definiscono se un contenuto ha buone possibilità di essere rilevante per le persone (quanti amici hanno interagito con quel contenuto, in quanto tempo, quanto è rilevante la fonte e il tipo di contenuto sono solo alcune delle variabili). Facebook ha introdotto nel tempo in modo marginale anche un altro tipo di approccio: l’elemento cronologico, che permette di vedere tutti i contenuti e le interazioni del proprio gruppo di connessioni. È però valorizzato solamente in modo marginale, nel “ticker”: sacrificato a una sezione molto ridotta della versione desktop di Facebook.
Radicalmente diverso l’approccio di Twitter, che funziona – come noto – in modo cronologico, mostrando contenuti agli utenti senza filtri in ordine di pubblicazione. Twitter si sta muovendo per introdurre alcuni elementi di mediazione a questo approccio, che permettano di visualizzare contenuti rilevanti anche quando non sono recentissimi. Anche in questo caso un algoritmo che seleziona i contenuti potenzialmente più rilevanti per gli utenti. L’enorme differenza è che, nel caso di Twitter, la parte di selezione dei contenuti tramite algoritmo, è decisamente in secondo piano, affidata alla sezione “Discover”, sia su mobile che su desktop.
Quali implicazioni ha questo approccio radicalmente diverso?
- Nel caso di Facebook è importantissima la frequenza dei contenuti, ma nel caso di Twitter è vitale: se in Twitter un contenuto viene scavalcato da altri contenuti più recenti, c’è una buona possibilità che venga ignorato dal target. In Facebook, se un contenuto è rilevante per l’utente e ha generato un buon livello di interazioni, molto probabilmente verrà mostrato anche se non è stato pubblicato da pochissimo;
- In entrambi i casi, è molto importante conoscere le community di riferimento per capire la frequenza migliore: se il posting è troppo frequente per una community che segue poche persone e pochi brand, molte persone trovano il feed invaso da un solo brand, un solo contatto, un solo tema.
- La promozione del contenuto funziona in modo radicalmente diverso: Facebook utilizza la promozione per influenzare parte della selezione delle conversazioni mostrate agli utenti, Twitter utilizza la promozione per mostrare contenuti aggiuntivi nello stream che normalmente ha una logica legata al tempo;
I due modelli non vivono solo in Facebook e Twitter, ma sono adottati da moltissimi social network. Il modello di feed cronologico simile a Twitter è adottato da Instagram, Pinterest, Google Plus, mentre il modello di Facebook è adottato nei casi in cui ci sono molti contenuti da mostrare in un contesto di spazio o tempo limitato. Foursquare (nella selezione di contenuto rilevante), per esempio utilizza questo approccio.
Il differente approccio dei social network è un ulteriore motivo che, nella definizione della strategia editoriale, rende fondamentale tenere in considerazione la strategia di canale, per scegliere tipologia e frequenza di contenuti a seconda delle community coinvolte.