Chi ha uno smartphone trascorre 8 minuti (online) su 10 sui social media
L’accesso a internet da dispositivi mobile ha ormai superato quello da computer, sia in termini di numero di persone, sia di tempo trascorso sul web. I social media ricoprono un ruolo molto importante in questo comportamento, e – osservando alcuni dati – è evidente come social e mobile convergano sempre di più.
Chi usa il proprio smartphone/tablet per accedere a internet è più attivo sui social media, e li usa con maggior frequenza: l’84% del tempo dei possessori di smartphone è speso sui social network, e ovviamente questo ha un impatto molto forte sul traffico mobile diretto a Facebook (65% del traffico arriva da mobile) e Twitter (la percentuale raggiunge il 75%).
La possibilità per i brand di essere sempre presenti durante la giornata delle persone è molto importante sia per far conoscere i propri prodotti, sia per influenzare la considerazione d’acquisto da parte dei consumatori. Non si tratta soltanto di mostrare ciò che la marca è in grado di offrire, ma soprattutto di prendere parte alle conversazioni di tutti i giorni, pensando a micro-interazioni che siano in grado di entrare nella cerchia dei contenuti ritenuti interessanti dalle persone. Interessanti e condivisibili: perché il 60% dei consumatori dichiara di essere propenso a condividere contenuti legati a prodotti o servizi, quando ne ha la possibilità.
Le conversazioni avvengono oggi in luoghi molto differenti: da una parte il 2013 è stato l’anno in cui si sono definitivamente affermati servizi di messaggistica/condivisione privata (come Snapchat, cresciuto del 56%, Kik del 58% o WeChat +62%), dall’altra hanno continuato a crescere i social network più diffusi (da Twitter, a Facebook, a Tumblr, Linkedin, Youtube e Instagram).
Un’analisi di SOMO evidenzia come sia fondamentale osservare come e dove le audience interagiscono nei diversi momenti della giornata, per essere certi di fornire contenuti che sappiano rappresentare un’opportunità per i brand, perché in grado di rispondere ai comportamenti e agli interessi delle persone coinvolte.
Come utilizzano, ad esempio i social media i ragazzi, passando da un dispositivo all’altro?
E gli Young Professionals?
Si tratta di un’astrazione che ha come obiettivo far comprendere il modo in cui sia sempre più frequente il passaggio da un dispositivo all’altro, in diversi momenti della giornata, per audience differenti, e crediamo sia molto utile per capire l’approccio necessario per permettere alla propria marca di risultare rilevante nella vita delle persone.
Il modo in cui ci si connette a internet sta cambiando proprio grazie all’impatto che social media e mobile stanno avendo nelle attività di tutti i giorni: se per le fasce più adulte della popolazione il tablet risulta uno strumento ottimo, perché estende l’esperienza che sono abituate a vivere da computer, per i giovani il discorso è molto diverso, e l’abitudine a usare applicazioni dedicate a ciò che vogliono fare è sempre più diffusa, e porta con sé diverse implicazioni di cui le marche dovranno tener conto se vogliono continuare a interagire con le persone in modo efficace.