Cambia il modo in cui ci si informa online. Ecco come

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Luca Della Dora

Social media e mobile sono sempre più determinanti nella ricerca di informazioni: abbiamo visto come i due mondi stiano convergendo sempre di più, influenzandosi a vicenda e modificando le abitudini delle persone. Dall’altra parte sono proprio i comportamenti degli utenti a spingere le aziende a rivedere il modo in cui essere presenti sul web.

L’89% del tempo speso con il proprio smartphone è speso accedendo da applicazioni.

Questo significa che le notizie vengono fruite esclusivamente da app? No, certo, ma se ad esempio una persona accede a un link trovato su Facebook o Twitter, la navigazione è comunque legata al canale in cui si è trovata, e se pensiamo che tra le 10 top app, 8 sono social, capiamo quale sia l’impatto sul modo di informarsi delle persone.

Il traffico proveniente da mobile è in costante aumento – e anche questa non è esattamente la scoperta dell’acqua calda – ed è un fenomeno assolutamente globale: questo studio di Quantcast rileva infatti una crescita del 14% del traffico proveniente da mobile in Europa dal 2009 a oggi, e del 17% in USA e Canada.

More mobile devices means more social media influence, but not all publishers are taking advantage.

In Svezia una visita su 4 proviene da mobile, in Arabia Saudita addirittura il 38% del traffico si è spostato dai computer ad altri dispositivi. L’utilizzo di smartphone per navigare è sempre più la prima scelta, non soltanto per le fasce più giovani della popolazione (per cui è spesso l’unica scelta).

More mobile devices means more social media influence, but not all publishers are taking advantage.

More mobile devices means more social media influence, but not all publishers are taking advantage.

Avere sempre con sé un dispositivo con cui accedere a internet consente alle persone di potersi informare in qualsiasi momento, e di poter così accedere ai contenuti di cui hanno bisogno: non si tratta solo di una ricerca “spontanea”, ma – sempre più spesso – di voler approfondire notizie che vengono trovate sui canali social che frequentano: il 63% di chi usa Facebook e il 46% di chi accede a Twitter, lo fa ogni giorno (e il 75% di loro lo fa da mobile).

More mobile devices means more social media influence, but not all publishers are taking advantage.

È quindi sempre più importante per le marche pensare alla creazione di contenuti che possano essere fruiti da mobile, e che – anzi – facciano leva sul modo in cui le persone accedono alle notizie quando lo fanno dal proprio smartphone: si tratta di interazioni con una durata minore, che vivono in competizione con altri contenuti – sia di altri brand, sia di persone con cui gli utenti sono abituati a interagire – e devono quindi tenere conto di modalità espressive differenti.

Potete scaricare lo studio completo da qui.