Mercoledì Social #216
Non sarà bello come il venerdì, ma di sicuro è meglio del lunedì. Giro di boa anche per questa settimana con un po’ di news dal mondo del social marketing. Cominciamo.
Occhio però, arriva acqua calda: i social media sono un luogo dove le persone trascorrono parecchio tempo. Sempre di più.
Il 97% dei marketers pensa che le piattaforme social siano “a fact” per il business (qui per approfondire la ricerca).
Ancora un dato: sono sempre di più (1/3) i marketers che hanno utilizzato piattaforme e dinamiche social all’interno del marketing mix continuativamente per periodi superiori ai tre anni.
Questo significa che la fase di testing (o peggio, la fase del “ci vado così, tanto per”) è dimenticata. Il fatto che i brand ci siano, continuino ad esserci, significa che i risultati di business ci sono e sono tangibili.
Tutto ciò per dire che non si può fare marketing attraverso i social media con una strategia dell’ultimo minuto. La complessità delle piattaforme, dei player coinvolti (utenti e brand), dei budget e degli strumenti a disposizione richiedono una pianificazione che includa (o escluda, ma solo dopo un’attenta analisi) un’insieme di fattori e di touch point sempre più orientati al raggiungimento di risultati concreti. Risultati non solo misurabili – la misurazione ex post, in fondo, è uno dei capisaldi di tutto ciò che è digitale – ma anche stimabili a priori. Sisi, il riferimento è proprio ai famigerati KPI. In tutti gli ambiti, business, marketing e comunicazione.
Guarda il menù, su Facebook
E le possibilità offerte dalle piattaforme social non si limitano ai big brands. Anzi.
Per le realtà locali, che magari non dispongono di grandi budget, ci sono diversi strumenti interessanti.
Prima fra tutti l’opportunità di avere un luogo, in rete, dove promuoversi ad un pubblico gigantesco senza costruire siti o properties dedicate.
Prendiamo ad esempio questa nuova feature di Facebook: si tratta della possibilità, per i ristoranti, di aggiungere i menù alle proprie pagine.
- Le aziende si promuovono con più facilità, mostrando la propria offerta.
- Le persone (che sono sempre più su Facebook, in particolar modo da mobile) migliorano la propria experience, ricercando e trovando tutte le info di cui hanno bisogno in un unico luogo.
- Facebook compie un ulteriore passo nella direzione che lo vede scontrarsi con Google, concentrando al suo interno ricerca e risultato. Win – Win – Win.
Facebook privilegia le scelte esplicite
Con complessità delle piattaforme si intende anche il fatto che queste siano assolutamente in divenire. Per sfruttarle al meglio è indispensabile essere sempre aggiornati sui cambiamenti, come questo appena annunciato da Facebook.
Il team di Mark ha scoperto che quando una persona sceglie di pubblicare un contenuto tramite un’app esterna, questo contenuto genera più coinvolgimento rispetto ai post automaticamente condivisi dalla stessa app.
Nella pratica, visto questo comportamento, l’algoritmo di Facebook privilegerà la canzone che io ho voluto condividere tramite Spotify e penalizzerà le condivisioni automatiche.
Twitter: video provided by
Anche Twitter è in costante aggiornamento. Sta testando un nuovo prodotto che stimoli le persone a pensare a questo social network anche come una piattaforma in cui guardare e condividere video. Seguite l’esempio nell’immagine qui sotto: cominciando a scrivere l’hashtag #amilionwaystodieinthewest (se vi trovate in USA), compaiono dei risultati suggeriti.
Cliccando sui risultati, appare una preview che, con un click, avvia il video (il trailer del film, in questo caso). Video poi immediatamente condivisibile con un tweet.
È facile pensare a come questa feature possa essere venduta agli inserzionisti. Tuttavia, il fatto che il video sia accompagnato dalla didascalia provided by, anziché promoted, non è un dettaglio. Lascia pensare che, al momento, potrebbe essere offerto a brand e distributori per stimolare la circolazione di video su Twitter. Staremo a vedere.
La crescita di Twitter
Rimaniamo su Twitter per una notizia flash. Secondo i risultati del primo forecast condotto da eMarketer sulla crescita globale di questo social network, nel 2018 più del 40% dei cinguettii proverrà dall’Asia-Pasific. Se ci ricordiamo che la Cina, non avendo accesso a Twitter, è esclusa dall’analisi, il dato è ancora più impressionante.
Marketing & CRM
Dicevamo prima che la complessità delle piattaforme fa si che, per strutturare una strategia efficace, occorra considerare più fattori e più attori. Questa infografica mostra come siano necessari diversi team di professionisti per raggiungere diversi obiettivi, con diversi strumenti, per rispondere a diversi KPI.
Ok, siamo giunti alla fine di questo mercoledì. Prima di andare in pace, però, prendetevi un momento per gustarvi il nuovo e rivoluzionato logo di Google. Eccolo.
Lo avrete guardato almeno per 5 minuti, tanto è cambiato. E pensate che in questi 5 minuti, su internet, le persone si sono scambiate oltre 7.600.000 GB di dati.
Cliccare per credere. E per avere un’overview rapidissima del panorama delle piattaforme social.
Ciao!