KPCB Internet Trends 2014: il traffico internet mobile è cresciuto dell’81% in 12 mesi
Il futuro di internet è sempre più legato alle infrastrutture che ne permettono l’utilizzo. L’accesso da dispositivi mobile impone infatti uno sforzo sempre più grande nel garantire alle persone una connessione ovunque, in qualsiasi momento e con una velocità adeguata.
Internet Trends Report 2014, lo studio annuale condotto da Mary Meeker per KPCB (Kleiner Perkins Caufield Byers), offre alcuni spunti interessanti che danno una dimensione concreta a questo fenomeno.
Internet rallenta, il mobile accelera
Il tasso di crescita delle persone che accedono a internet sta – per ragioni fisiologiche – rallentando: discorso opposto se si osservano gli accessi da mobile (dove il traffico è cresciuto dell’81% rispetto a 12 mesi fa – l’impatto della fruizione di contenuti video è determinante in questo senso). Nonostante sia pensiero diffuso che mobile significhi smartphone, è il 30% dei 5.2 miliardi di dispositivi mobile ad essere – appunto – uno smartphone.
Internet = App, per i giovani
Le generazioni più giovani tendono a usare sempre meno tablet e smartphone per navigare via browser – come estensione di ciò che fanno da computer – e cercano sempre più applicazioni focalizzate su una singola funzione. Questo trend è da una parte influenzato, appunto, dal modo in cui le persone accedono a internet, dall’altro dall’esigenza delle aziende di “conquistare” un’area specifica.
Unbundle, unbundle, unbundle
Uber, Airbnb, Spotify, Amazon, Snapchat, ma anche Facebook, che offre alle persone un ecosistema completo, con una singola app per ogni task (da Instagram a Whatsapp, a Facebook App, passando per Facebook Messenger, Paper e Moves), o Foursquare che ha deciso di creare un’applicazione specifica dedicata ai checkin, facendo evolvere la “vecchia” app verso la dimensione della scoperta.
Publisher e social media
Le sorgenti di traffico per i siti d’informazione sono sempre più legate al tipo di pubblico che vive le diverse piattaforme, e al modo in cui lo fanno: se Buzzfeed e Huffington Post sono fortemente legati a Facebook, per il New York Times e BBC è Twitter ad essere determinante. Il 75% dei visitatori di Buzzfeed accede da canali social, e più del 50% lo fa usando un tablet o uno smartphone.
La TV non è più soltanto TV
Le abitudini di fruizione dei mezzi tradizionali sono fortemente influenzate da nuovi comportamenti: se sono 5.5 miliardi le persone che fruiscono di contenuti attraverso la TV, sono 5.2 miliardi coloro che usano uno smartphone e – in US – il 66% delle persone che possiede un tablet, lo usa mentre guarda la TV.
Questi sono soltanto alcuni degli spunti che emergono dallo studio completo – che potete trovare qui – che possono essere utili a regalare 4 insegnamenti molto importanti sia per i brand, sia per le persone, per guardare in modo consapevole ai prossimi mesi:
- I paradigmi della comunicazione tra brand e persone vanno completamente ripensati, seguendo nuove logiche e misurando i risultati con nuovi indicatori.
- Non esiste più un approccio multi-piattaforma o multi-canale: la comunicazione vive dove vivono le persone, e sui dispositivi che usano ogni giorno.
- I dispositivi mobile non sono più una scelta, ma un ponte concreto con il mondo.
- I contenuti visuali hanno un impatto sempre maggiore, su qualsiasi piattaforma: ogni giorno vengono caricate 1.8 miliardi di foto (con Snapchat che si è dimostrato il canale con la crescita maggiore); e Youtube ha una penetrazione maggiore rispetto a qualsiasi altro mezzo (TV compresa) su determinate fasce di popolazione (ad esempio 18-34).