Mercoledì Social #219
Benvenuti a questo aggiornamento settimanale sulle novità social.
Facebook lancia Slingshot: un’app di messaggistica istantanea per contrastare Snapchat
Snapchat oramai ha raggiunto oltre 700 milioni di contenuti visualizzati ogni giorno e la maggior parte degli utenti che scambiano foto e video hanno dai 13 ai 23 anni. Non è quindi un caso che Facebook voglia tentare in tutti i modi di mettere le mani su questo potenziale target. Ci sta provando lanciando Slingshot il suo servizio di messaggistica “ephemeral” (così vengono chiamate in inglese questo tipo di applicazioni proprio per la vita molto breve che hanno i contenuti inviati).
Le similitudini con Snapchat sono moltissime: foto e video brevi da inviare ad uno o più contatti che, dopo un breve periodo di tempo – qualche secondo – si auto eliminano. C’è però una differenza sostanziale con tutti gli altri servizi di messaggistica: la persona a cui si invia il messaggio non potrà vederne il contenuto fino a che non invierà un messaggio di risposta. Il Product Manager, Will Ruben spiega questa scelta dicendo che “è un’applicazione dove tutti quanti sono creatori e nessuno è uno spettatore”.
Eventi e condivisioni di gruppo su Snapchat con “Our Story”
Il 30% dei contenuti scambiati su Snapchat viene inviato a gruppi di persone e non a singoli utenti. Snapchat vuole amplificare questo comportamento degli utenti e dopo aver lanciato “My Story” – ossia la possibilità di salvare foto o video in una sorta di timeline personale visibile dagli altri – introduce “Our Story”. Our Story è una feature che permette alle persone di contribuire a creare una storia pubblica in occasione di un evento. Cosa significa? Se io brand organizzo un evento posso entrare in contatto con Snapchat e chiedere loro di inserire all’interno dei contatti di tutti – e sottolineo tutti – gli utenti in una determinata area, il nome dell’evento. Un esempio è quello che stanno facendo con Electric Daisy Carnival per il debutto di questa funzionalità: le persone all’evento che scatteranno una foto o gireranno un video, potranno pubblicarlo su EDCLive (che sarà visibile tra i contatti di tutti gli utenti). Da quel momento in poi sarà pubblico e tutti gli utenti che andranno sulla pagina di EDCLive vedranno i contenuti pubblicati.
https://www.youtube.com/watch?v=pZeDPfHiBC8
Per i brand è molto interessante poiché in questo modo potranno raggiungere un’enorme bacino di utenti contestualmente ad un evento o iniziativa che organizzano: concerti, mostre, partecipazioni a fiere, prime di film, ecc.
Facebook sta testando nuovi formati ads per promuovere i website?
Gli amici di AllFacebook hanno segnalato poche ore fa che un lettore – Lévai Richárd – ha intravisto per alcuni secondi nel suo registro attività una nuova opzione per promuovere il proprio sito web direttamente dalla timeline, quindi senza accedere alla piattaforma di gestione ads. Il processo rilevato è simile ai promoted post o promoted pages e garantisce quindi un controllo più accurato delle foto e di altri dati da utilizzare per impostare la campagna.
Spotify spalanca le porte agli sviluppatori ed espande le sue API
Dal 2009 Spotify ha sempre permesso agli sviluppatori di accedere ad una serie di dati per costruire applicazioni ad hoc attorno ad essi. Da oggi si annuncia però una radicale espansione: con l’ultima versione delle API, non solo i sviluppatori di terze parti saranno in grado di includere anteprime album arte e musica, ma sarà anche possibile permettere agli utenti di creare playlist direttamente all’interno delle applicazioni web.
Un’opportunità enorme per i brand è la possibilità di accedere ad una nuova serie di dati relativi agli utenti, oltre che alle canzoni e agli artisti. Le principali voci visibili attraverso le API – solo se l’utente autorizzerà l’applicazione – sono: playlist dell’utente, nome, immagine di profilo, passe di provenienza, email, tipologia di abbonamento a Spotify. Conoscere i gusti e le abitudini musicali degli utenti è un valore inestimabile che Spotify sta mettendo nelle mani degli sviluppatori e, di conseguenza, dei brand che ne sapranno trarre vantaggio.
Social Bakers suggerisce: considerate le interazioni invece dell’engagement rate
Poiché il ruolo del paid media sta assumendo un’importanza sempre maggiore, Social Bakers consiglia in un suo ultimo articolo, di dare maggiore importanza al numero assoluto di like, commenti, e share piuttosto che il semplice dato di engagement rate. Questo sopratutto in una logica di qualità Vs quantità. Social Bakers consiglia di dare un peso diverso a interazioni diverse e di non fare quindi di ogni erba un fascio. Un like avrà meno valore di un commento che a sua volta ne avrà meno di uno share.
Facebook aggiorna la sua app per iPad e favorisce la scoperta
L’obiettivo è chiaro: ottimizzare lo spazio a disposizione per aumentare la possibilità di scoprire nuovi contenuti. L’app per iPad infatti risentiva molto di un’impostazione basata su un’architettura pensata inizialmente per smartphone e quindi le maggiori dimensioni dello schermo non erano sfruttate al meglio. L’idea nasce da un assunto semplice: “per cosa usano il tablet le persone?” risposta: “”Principalmente per leggere notizie, guardare video e giocare”. Ergo: da oggi gli utenti – per ora solo negli States – vedranno:
- Trending Topics: Una caratteristica lanciata sul desktop nel mese di gennaio, Trending è una lista di argomenti di cui la gente parla di più su Facebook in un determinato momento, personalizzato per includere gli argomenti che ti interessano così come argomenti trending su Facebook in generale
- Trending Video: Una caratteristica nuova per iPad che comprende una selezione personalizzata dei video più condivisi tra gli stessi “demographics” su Facebook in un determinato momento
- I miei giochi: Una selezione di giochi che già giocate, con un collegamento facile per iniziare loro a farlo anche dal vostro iPad
- Giochi popolari: giochi iPad che Facebook crede potrebbero interessarvi, basati su giochi di amici è ciò che è popolare su Facebook