Video, conversazione e social media

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Il modo di utilizzare Facebook si è evoluto nel tempo: si è concentrato sul contenuto testuale agli albori del social network, per dare poi spazio all’aspetto visivo, incrementandone il peso con la diffusione di soluzioni tecnologiche in grado di supportarlo, sia in termini di banda e velocità di connessione, sia in termini di esperienza utente. Il focus sulle immagini si è allargato, offrendo un peso importante anche al video, che è diventato oggi una componente fondamentale dell’esperienza social.

Secondo Facebook, nei due mesi tra maggio e luglio, la visualizzazione di video è aumentata del 50% sul social network, con un miliardo di visualizzazioni video ogni giorno in media. Più del 65% di queste visualizzazioni sono su dispositivi mobili.

In particolare, da quando Facebook ha introdotto modi più semplici di fruire video e integrati nell’esperienza utente, come il play automatico all’interno del feed.

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Il successo di questa scelta ha spinto Facebook a dare ancora più enfasi a questo strumento, con tre piccole (grandi) novità.

Per iniziare, i video avranno un contatore del numero di visualizzazioni: utile alla “social proof”, a fare immediatamente capire all’utente quanta attenzione il contenuto abbia generato. La funzionalità di “auto-play“, per cui i video sono automaticamente mostrati attivi allo scorrere, diventa più frequente. Non solo: Facebook ha dichiarato che l’algoritmo che regola il news-feed privilegerà sempre di più i video.

Si tratta di un cambiamento del modo in cui i video vengono classificati all’interno del news feed, la vera e propria home page di Facebook: da poco le logiche di attribuzione di priorità  si sono evolute in modo consistente, favorendo la visualizzazione più frequente di video e tipologie di video più affini ai contenuti con cui gli utenti interagiscono. In altre parole: chi visualizza video e interagisce, li visualizzerà sempre di più e sempre più mirati rispetto ai temi preferiti.

La possibilità di abbinare i video a una call to action, spingendo le persone a compiere un’azione o a visualizzare altri video correlati è un altro elemento importante dell’esperienza utente che Facebook non ha trascurato tra le novità proposte: i brand potranno integrare video e azioni in un’unica, continua conversazione con le persone.

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Fidji Simo, che in Facebook è Project Management Director ha dichiarato

The goal of News Feed is to deliver the right stories to the right people at the right time, from the people and things you care about. And more people than ever before are seeing, sharing and expressing themselves with video on Facebook. We’re committed to making Facebook the best place to share, discover and watch videos, and we’ll keep listening to feedback to improve video on Facebook.

Questa evoluzione non si lega solo a Facebook: basti pensare ai cambiamenti di Twitter (con l’introduzione di Vine e dei video caricati direttamente sul social network) e a quelli di Instagram, che valorizza sempre di più l’utilizzo di video, attribuendo a questa forma espressiva un focus sempre maggiore anche attraverso strumenti dedicati (come Hyperlapse).

I post video dimostrano una capacità di coinvolgimento vicina a quella dei contenuti che contengono immagini (come dimostra un’analisi di SocialBakers).

fb-photos-3-2-È molto importante tenere in considerazione che i contenuti più efficaci sui canali social sono quelli pensati in modo specifico per il canale. Facebook, ad esempio, rende molto più visibili (attraverso gli share, i commenti e i like) i contenuti caricati in modo nativo sul canale social rispetto ai post di link YouTube.

tabulka-the-organic-and-viral-reach-of-videos-posted-by-brands-on-facebookSono molti i brand che stanno lavorando (anche insieme a noi) per partecipare a questo cambiamento, attraverso l’ideazione, la scrittura, la produzione di contenuti video dedicati alla conversazione sui canali social: raramente l’utilizzo di produzioni televisive o l’adattamento di uno spot raggiunge i risultati desiderati. Così come le immagini statiche sono diventate parte integrante del linguaggio e dell’interazione tra marche e persone, l’espressione attraverso video è diventata differenziante e rimane importante definirla in modo efficace dal punto di vista creativo e strategico.

Solo in questo modo potrà essere in linea con le esigenze delle persone a cui le marche si rivolgono, tenendo in considerazione anche gli obiettivi dei brand e soprattutto creando una conversazione e una storia di cui le persone desiderano parlare, di cui desiderano essere parte e con cui desiderano interagire.