Mercoledì Social #249
Questo Mercoledì Social parlerà di brevetti, social journalism, satira e OH MA L’HAI VISTO IL SELFIE DI TOTTI!!1!!1!
Il Selfie di Totti
Francesco Totti, anni 38, autore, Ambasciatore UNICEF e calciatore della AS Roma, ha celebrato la doppietta nel Derby della Capitale facendosi un selfie dal suo smartphone davanti ai propri tifosi. Lo scatto fa parte di una campagna che premia gli utenti di Roma TV ad assistere ad un allenamento della squadra giallorossa e a fare una foto con lo stesso Totti.
La scatto è stato rapidamente condiviso dai media di tutto il mondo e nel momento in cui viene scritto questo articolo, il post sull’account Facebook della AS Roma ha un’interazione totale di 152.577 likes, 18.076 shares e 4,026 commenti e su Twitter ha avuto 6.294 retweet e 3.686 favorites.
Sebbene altri calciatori abbiano già celebrato un gol in questo modo, l’importanza del giocatore e della partita hanno evidenziato quel vecchio adagio che dice più o meno “Non importa essere il primo a fare qualcosa, importa essere il migliore”.
Apple sfida GoPro?
La c.d. “rivoluzione digitale” (perdonatemi il termine) ricalca perfettamente questo pensiero e abbiamo visto in passato aziende pioniere del digital 1.0 finire presto nel dimenticatoio.
O su Craigslist.
Notizia di questi giorni che Apple ha depositato un brevetto di una foto/video camera digitale portatile che può essere utilizzata tramite un comando wireless, precedentemente depositato da Kodak nel 2012 e acquistato da un consorzio capitanato dall’azienda di Cupertino e da Google per 525 milioni di USD.
Nemmeno si sa se Apple o Google o addirittura insieme, produrranno mai questo nuovo gadget che le azioni di GoPro, azienda leader del settore, sono già scese del 12%.
Attenderemo impazienti sviluppi sulla vicenda e le reazioni ironiche che inevitabilmente si scateneranno nei prossimi giorni
#JeSuisCharlie
Non è stata una settimana facile per fare ironia. Mercoledi scorso il settimanale francese Charlie Hebdo è stato colpito da una sparatoria che ha provocato la morte di 12 persone, tra cui il direttore e storici collaboratori della rivista.
Un fatto tragico di cronaca come questo ha evidenziato ancora una volta la centralità del social journalism nella ricerca delle notizie e nella condivisione di opinioni, oltre che nella pubblicazione di vignette da parte di testate celebri e fumettisti amatoriali.
L’hashtag #CharlieHebdo è stato utilizzato per aggregare le notizie sull’attentato dei mezzi d’informazione e le prime testimonianze di chi era sul posto e per organizzare in seguito manifestazioni di cordoglio in Francia e non solo.
Secondo i dati MAP-Sysomos l’hashtag #CharlieHebdo è stato utilizzato 9.239.889, per l’82% dei casi si è trattato di Retweets e nel 27,6% proveniente dalla Francia (qui sotto i dati).
Il social journalism si basa sull’immediata reazione degli utenti, che trasformano un determinato fatto di cronaca in partecipazione diretta: 2 ore dopo le prime notizie sull’attentato si è aggiunto l’hashtag #JeSuisCharlie, utilizzato in 7.095.946 di casi e che ha visto 1.662.690 tweet unici (il 23% del totale) con una prevedibile maggioranza francese (39,5%).
Qui invece potete seguire l’interazione in tempo reale dell’hashtag #JeSuisCharlie in Francia, ad opera dell’account transalpino di Twitter.