Mercoledì Social #284

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bruno.tecci

Iniziamo questo consueto nostro appuntamento del mercoledì parlando di attualità, o meglio “dell’attualità”, e di come spesso i social si mettano al servizio di questa.

Facebook contro la xenofobia.
È il caso della task force di Facebook e del Ministero di Giustizia tedesco contro le dichiarazioni razziste all’indirizzo dei migranti.
Nel delicato momento storico che le persone in cerca di accoglienza stanno vivendo, il social network vuole dare il proprio contributo affinché non si propaghino in Germania ondate di intolleranza.
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Una extension di Google Chrome, sul medesimo tema dei migranti, cerca di “ri-umanizzare” alcune parole per renderle ancora più rispettose.

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Google lancia infine una campagna di raccolta fondi in favore delle persone che oggi vedono nell’Europa la propria terra di speranze.
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Cambiamo tema: Google e Twitter in favore dell’informazione.
Altre due realtà stanno invece lavorando insieme per rendere le notizie ancora più fruibili e immediate, soprattutto da mobile. Google e Twitter – in accordo con alcuni publisher – sono pronti a sperimentare gli “instant articles”: dal click all’intero articolo, immediatamente, senza alcuna attesa.

Rispetto invece alla possibilità di sostenere le proprie cause – abbiamo già accennato a queste notizie negli scorsi giorni, sulle nostre pagineTwitter e Square si sono attivati per rendere possibili donazioni di denaro (per ora in ambito politico). Negli States c’è infatti ora una ulteriore modalità per poter sostenere la campagna elettorale del proprio schieramento e del proprio candidato favorito. Il tutto è molto semplice, grazie all’inserimento di uno speciale $Cashtag.
Vedremo in futuro questa opzione quali ulteriori opportunità sarà in grado di schiudere.

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Possibilità che si sono già ampliate nel caso si desiderasse usare il proprio profilo utente di Facebook per essere solidali a una particolare causa. Qui l’articolo.

Ma naturalmente non sono solo le funzioni sociali/informative delle piattaforme a evolversi. Di pari passo si muovono anche quelle al servizio delle marche.

Instagram e i post sponsorizzati non sono più una novità.
Ormai tutti siamo stati esposti, negli scorsi giorni, alle campagne che con spirito pionieristico si sono lanciate in questo canale di photo sharing.

Secondo primissimi dati, l’ad recall pare essere tre volte più alto della media delle campagne online (good news per i brand).
Le proiezioni a livello di business lasciano intravedere un grandissimo successo in termini di investimenti da parte delle aziende (good news per Instagram).
Ma l’aspetto più interessante è forse quello legato alla qualità delle campagne: infatti Instagram, di per sé, predilige contenuti dall’elevata componente creativa e dall’alta identificazione con gli interessi dell’audience (good news per i creativi e per gli addetti ai lavori in generale).

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Siamo certi che ne vedremo delle belle. Intanto qui tre brevi case history da altrettanti brand “early adopter” esteri.

Periscope e la moda.
Mentre aziende e agenzie tra le più disparate scrivono brief finalizzati a trovare il migliore utilizzo possibile del nuovo “sponsored ad” su Instagram, la fashion community pare aver trovato spontaneamente il suo mezzo d’elezione: Periscope.
Durante l’ultima NYFW diversi marchi, stilisti, modelle hanno prodotto e condiviso ore di live streaming portando davvero la moda molto più vicina ai suoi fan.
Per leggerne di più clicca qui.

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Twitter e la possibilità, per chiunque, di vendere i propri prodotti.
Magari da oggi anche tanti retailer di moda si avvarranno di questa possibilità.
Con l’inserimento del tasto “buy” sarà molto più semplice, per retailer di ogni tipo, raggiungere un pubblico decisamente più ampio.

Ma, come nota finale per addetti ai lavori, ricordiamo che la natura dei social rimane di carattere “sociale”, non commerciale. Essere efficaci vuol dire anche non intaccare la credibilità e la fiducia riposte dagli utenti nei canali.
Qui alcuni dati che fotografano proprio la fiducia delle persone nei vari canali.