THANK GOD WE ARE SOCIAL #296

Thank God We Are Social
luigi.muraro


Se vi state domandando come mai la sezione commenti della vostra pagina Facebook preferita sia invasa da piccioni viola che scuotono la testa in loop, spingendovi a crisi epilettiche 2.0, non vi preoccupate, c’è una risposta…forse.

Facciamo un piccolo passo indietro: Settembre 2016 – L’illustratrice Syd Weiler rende disponibile per iOS10 un set di sticker animati, che raffigurano simpatici piccioni nelle situazioni più disparate, e fin qui nulla di strano.


La ragazza oltretutto non se la passa affatto male, essendo uno dei talent della Adobe Creative Residency, una specie di paradiso esclusivo della creatività.


A Gennaio di quest’anno, Facebook decide di richiedere il pacchetto di sticker e lo introduce nella sua piattaforma, insieme ad altri 34827 altri pacchetti di cui nessuno conosce l’esistenza.


Per farne un fenomeno web di questa portata, c’è voluta però una pagina tailandese che ha deciso di prendere il piccione illustrato, che sembra uscito da un concerto dei Cannibal Corpse, metterlo vicino ad un gatto che balla sostituendo i genitali del suddetto gatto con la testa del piccione, un pizzico di ignoranza musicale e l’internet è esploso.


Risultato? Il video postato il 7 Febbraio ha raggiunto circa 5 milioni di visualizzazioni e guardandolo non c’è da chiedersi perché.


Ovvio, no?


In pochissimo tempo la community della pagina tailandese ha sommerso il video di commenti raffiguranti “Trash Dove” e il fenomeno è dilagato, rimbalzando nel Regno Unito fino ad arrivare in Italia.


Il passo da “oooh, ma che carino” al “mobbastaveramenteperò” è stato breve, e così l’autrice del tenero piccione non ha fatto in tempo a ringraziare la comunità tailandese che subito si è ritrovata travolta dal successo inaspettato del suo sticker, finendo per dichiarare:




Tutti parlano sempre di “diventare virali”, ma non credo che augurerei lo stesso ad un altro artista. Meglio usare il proprio tempo per costruire un pubblico di persone che ti supportano per ciò che sei.



Ma la vera domanda è: perché piace così tanto?


La conduttrice radiofonica della BBC Rozina Sini, prova a dare una spiegazione alla viralità del fenomeno dicendo:




Forse è proprio la sua ambiguità ad averlo reso così popolare.



Probabilmente la spiegazione è molto più semplice: alla gente online piace dare fastidio. Chiedete a quelle persone di smettere di dare fastidio e lo faranno ancora di più.


Ovviamente, il marketing non si è fatto aspettare: potete già acquistare la versione dell’uccellaccio giocattolo, prima che il mondo intero se ne dimentichi (e così a occhio non ci vorrà molto.)




 

Prima di lasciarvi al vostro sabato pieno di piccioni, godetevi una carrellata del nostro eroe della settimana, in tutte le sue pose migliori.










 

A tutti i perplessi (o entusiasti) studiosi dei fenomeni virali, buon week end!