Mercoledì social #368
Mercoledì. Giro di boa e alcuni importanti update per le aziende e per le persone. Il tempo di un caffè per leggerli, ma quello delle macchinette. Non quello del bar, quello gustatevelo senza fare altro.
M for Messenger
I product manager di Messenger hanno annunciato il lancio “Suggestions from M”, un servizio che interesserà – per ora – gli utenti FB statunitensi.
In sostanza M è un assistente governato da AI, che ascolta le conversazioni che avvengono tra contatti Messenger, per proporre contestualmente suggerimenti e shortcut utili. Guardate il video per capire meglio come funziona.
Ora, prendete questa notizia e sommatela a quest’altra: presto cominceremo a vedere ads all’interno di messenger.
Non solo suggerimenti e shortcut, quindi, ma vere e proprie inserzioni. In altre parole, se parleremo di pizza con un nostro amico – per come leggiamo ora le informazioni arrivate da Menlo Park – M ci potrebbe suggerire uno shortcut per confrontare le pizzerie attorno a noi. Di più: una di queste pizzerie potrebbe aver scelto di sponsorizzare il proprio profilo, apparendo prima delle altre. Si va verso una logica di sempre maggiore rilevanza rispetto al contesto e di iper personalizzazione rispetto agli individui.
Group Payments in Messenger
Dal 2015 (in US) è possibile inviare denaro ad un amico, tramite Messenger. Con questa novità, Facebook aggiunge alla sua piattaforma una nuova feature: la possibilità di effettuare transazioni di gruppo. Guardate il video per capire come.
CTA all’interno degli Instant Articles
Novità interessante per i publisher: Facebook annuncia che sarà possibile inserire CTA direttamente all’interno degli instant articles. Sarà quindi possibile invitare i lettori ad iscriversi a News Letter, a fare Like ad un pagina e – queste feature non ancora in roll out – scaricare APP e abbonamenti di prova per seguire il publisher in questione.
YouTube TV
Circa un anno fa, YouTube si fregiava del fatto che la sua prime time audience fosse maggiore della somma di quelle dei 10 top show televisivi in onda nella stessa fascia oraria (dato US). Beh, mica male. Eppure, ora ha deciso di sbarcare in TV, con un servizio del tutto paragonabile a quello di altri player internet-based. Per 35$ al mese si avranno a disposizione oltre 40 canali (tra cui ESPN, BBC, AMC, FOX Sports…).
Chissà, forse un modo per far avvicinare i più giovani a quel soprammobile che sta lì, davanti al divano.
YouTube ads blocker
Ancora YouTube. La piattaforma di Google da ora bloccherà i video ads per tutti i canali con meno di 10.000 views.
Una misura cautelativa, che ha l’obiettivo di non avvicinare certi brand (e i loro ads) a messaggi che potrebbero non avere uno sfondo esattamente positivo. Diciamo cautelativa, ma intendiamo reattiva – visto il verificarsi di qualche caso poco piacevole.
Il 37% dei possessori di smartphone utilizza voice tech.
Dato non banale, ma che mostra quale si ancora l’enorme margine di crescita.
Secondo questo report, la tecnologia vocale (SIRI, per fare un esempio), ha l’abilità di instaurare una connessione molto empatica tra brand e persona.
Uno studio condotto da Neuro Insight illustra come l’attività emozionale del nostro sistema nervoso raddoppi quando poniamo una domanda a voce ad un brand – rispetto a quando lo facciamo digitando. Non solo una relazione più emozionale, quindi, ma anche più semplice: quando ascoltiamo una risposta, l’attività cerebrale impiegata è il 50% in meno – rispetto a quando dobbiamo leggerla.
Questa tecnologia si sta pian piano facendo spazio nella nostra quotidianità, soprattutto grazie agli smartphone. Una cosa è certa però: il potenziale è ancora lontano dall’essere stato espresso completamente.